C’è stato bisogno di una salvezza da 42 lanci e 2.2 inning perfetti di Aroldis Chapman per permettere agli Chicago Cubs di ottenere la loro prima e ultima vittoria al Wrigley Field in queste World Series e di far tornare la serie in Ohio per gara 6. 3-2 il punteggio finale, con i Cubs che dopo essere andati sotto nel secondo hanno ottenuto le loro 3 runs nel quarto inning aperto dal solo shot di Kris Bryant.

Per la seconda gara consecutiva ha perso chi è passato per primo in vantaggio, solo che in gara 5 sono stati i Cleveland Indians ad illudersi, arrivando a 6 inning dal titolo avanti 1-o grazie al primo fuoricampo di Jose Ramirez nei playoff, contro Jon Lester.

Trevor Bauer, dopo 3 inning senza rischi, è crollato nel quarto concedendo 4 valide dopo il fuoricampo di Bryant che hanno portato, anche grazie alla volata di sacrificio di Ross, al 3-1 per i padroni di casa. La stagione di Bauer si chiude verosimilmente alla fine della quarta ripresa, con un esordio nella postseason non da ricordare con un 5.5 di ERA in 4 partite.

L’operato dei rilievi Indians ha comunque dato la possibilità alla squadra di rimanere aggrappata alla partita grazie a 4 inning senza subire punti nonostante più di una situazione di pericolo sia nel quinto con Clevinger sul monte che nel settimo e nell’ottavo con Cody Allen.

L’attacco della tribù non ha tratto vantaggio a sufficienza del lavoro del bullpen segnando solo un altro punto su Lester nel sesto. Il partente di casa ha lanciato per 2/3 di gara concedendo 2 punti e mettendo a segno 5 K in 90 lanci.

A seguito dell’uscita di Lester è arrivato il momento chiave dell’incontro; Edwards appena entrato subisce un singolo di Napoli, che arriva in seconda su una palla mancata di Contreras, appena subentrato al catcher personale di Lester, David Ross. Segue il primo e unico out riportato da Edwards nella fly ball di Santana perché Maddon decide poi di aggrapparsi a Chapman per i 2 out più importanti della stagione.

L’ex closer degli Yankees lascia prima al piatto Ramirez, poi sfiora le parti intime di Guyer con una fastball da 101 MPH e il buon Brandon si guadagna la prima senza un graffio ma con un rischio non da poco. L’ossigeno torna poi al Wrigley Field con la grounder di Roberto Perez su Baez che chiude l’attacco ospite.

Le frequenze cardiache dei North Siders si impennano nuovamente una ripresa dopo quando Rajai Davis è in terza con 2 out grazie a un singolo e a 2 delle 3 basi rubate della sua serata a 36 anni. A quel punto però Chapman brucia Francisco Lindor con una fastball da 102 MPH sul filo basso per il terzo out. Il nono è invece un 1-2-3 inning che chiude la stagione del Wrigley Field con una vittoria vitale per Chicago.

Grande scossa morale per Bryant con un fuoricampo a riscattare lo 0 su 6 nelle ultime 2 gare e una grande giocata difensiva nel secondo (anche se Santana sembrava essere staccato dal cuscino) a cancellare i 2 errori della notte prima. Sembra essere uscito da una quiescenza ben più lunga anche Jason Heyward con 3 valide nelle ultime 2 partite.

A fare la differenza però il Daniel Murphy versione 2016, Addison Russell; suo l’RBI Single che ha spinto Rizzo a casa per il 2-1. 5 delle 7 valide dei Cubs sono arrivate in quel quarto inning con Zobrist, lo stesso Rizzo con un doppio e Baez con un bunt a sorpresa.

Nella notte fra martedì e mercoledì gli Indians avranno il secondo match point, questa volta nel ballpark amico, con Josh Tomlin (1.76 ERA in 15.1 inning di questa sua prima postseason) sul monte. Alla sua settima stagione in Ohio il 32 enne può diventare l’eroe di una città che da 6 mesi a questa parte sta avendo un’indigestione di risultati incredibili ma che non è ancora sazia dopo un digiuno enorme.

Jake Arrieta ( 3.72 ERA in 36.1 inning di postseason) invece avrà, come Lester, il macigno sulla spalla di una stagione da oltre 100 vittorie che rischia di essere spazzata prolungando così l’attesa dei Cubs di almeno un’altra annata.

 

 

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