Ci è voluto il rilievo di Clayton Kershaw a sole 48 ore dalla sua ultima partita da 110 lanci, ma alla fine i Los Angeles Dodgers hanno avuto ragione dei Washington Nationals per 4-3 in una Win or go home per gli annali.

Dopo tutto ciò che ha screditato LA fino a questo punto nel 2016, i Dodgers si sono guadagnati un biglietto per le NLCS dove sfideranno i Cubs per il pennant della National League.

Anche all’alba di gara 5 il vento sembrava tirare contro Roberts, il quale ha optato per l’esperto Rich Hill sul 20 enne Urias, nonostante i 4 giorni di riposo, per la partita più importante della stagione, in trasferta, contro il lanciatore col più alto numero di strikeout e di vittorie nella NL Max Scherzer.

Washington vede così sfumare il vantaggio di 2-1 acquisito in gara 3 e l’occasione di far vincere una serie di playoff ad una squadra della capitale dal 1924. Mentre per i Nationals in gara 4 il settimo inning era stato la fonte di speranza, poi svanita, con un deficit di 3 punti recuperato subito dopo l’uscita di Kershaw, nella bella di ieri notte la settima ripresa è costata un’intera stagione agli uomini di Baker.

In un inning durato più di un’ora Pederson ha aperto le danze spedendo la 2-seam-fastball di Scherzer nel bullpen di LA, pareggiando così il punto segnato da Daniel Murphy nel secondo. Il vincitore del CY Young 2013 è stato così costretto a scendere dal monte. Da qui in avanti Baker utilizzerà 5 rilievi per una sola ripresa concedendo in ordine una base ball, due singoli ed un triplo di Justin Turner per il 4-1 Dodgers.

Al cambio comunque anche il bullpen ospite ha i suoi problemi con Dayton che rilevando Urias concede prima 4 ball ad Espinosa e subito dopo, sul conto di 0-2, il fuoricampo di Chris Heisey che da speranza ai capitolini.

Washington potrebbe anche pareggiare dopo le successive valide di Robinson e Harper, quest’ultima sul closer Jansen, ma lo strikeout di Werth e quello di Rendon a basi piene dopo l’intentional walk a Murphy, strozzano l’entusiasmo al Nationals Park.

Nell’ottavo, Culberson spreca una ghiotta occasione per chiudere i conti con due uomini in base e nei successivi due attacchi Jansen e Melancon rimangono intoccati.

Si arriva così al famigerato bottom of the ninth, e in battuta si presentano i battitori 1, 2 e 3 per i Nats. Jansen apre con un uno strikeout su Turner ma poi da 4 ball ad Harper. Nello sgomento generale LA manda Kershaw a scaldarsi nel bullpen, se di riscaldamento si può parlare con 2 giorni di riposo. Nel frattempo Werth si guadagna la seconda BB della sua serata, la nona complessiva per i Nats. A questo punto Roberts non ha altra scelta che lasciare i 2 out più importanti della stagione al suo ace.

Il letale braccio sinistro di Kershaw non trema: pop fly di Murphy e strikeout a Rendon, tutto in 6 lanci per la prima salvezza della sua carriera che manda in letargo la franchigia capitolina e che permette ai Dodgers di vincere le NLDS per la prima volta in 3 anni dopo le precedenti sconfitte contro Mets e Cardinals.

Come già accaduto in questa serie, i Nats pagano i tanti uomini lasciati in base ( 8.2 di media a partita) e un bullpen collassato nel settimo, complice anche un uso elevato lungo tutta la serie. 22.2 gli inning totali lanciati dal ‘pen di Baker nella serie, più di quanti ne abbiano lanciati i partenti. Pessima inoltre la scelta del coach di terza nel sesto di mandare Werth a casa con 2 out sul doppio di Zimmermann quando l’assistenza di Seager ha battuto il corridore di un’epoca.

W ottenuta proprio da Urias, che entrato dopo i 4 inning di Hill e Blanton ha lanciato per 2 riprese senza subire punti a 20 anni in una win or go home. Il giovane pitcher è stato comunque aiutato dal gioco sulle basi avversario dato che oltre alla citata eliminazione di Werth, anche Harper nella ripresa precedente si era fatto cogliere da un pickoff in prima. Rimane però un’ottima iniezione di fiducia per un ragazzo che ora in vista della serie con i Cubs potrebbe anche partire titolare in una gara delle NLCS.

Roberts esce vincitore da una partita in cui le cose si sono messe davvero male in più occasioni. Ripagato dalla sua scelta di togliere Hill per Blanton dopo 2.2 riprese con 2 uomini in scoring position, situazione dalla quale il rilievo 35 enne è uscito brillantemente.

Continua così la farewell season di Vin Scully,  il cui coronamento perfetto sarebbe la vittoria dell’ultima partita della stagione per una carriera irripetibile nella storia dello sport, non del baseball.

Si alza l’asticella ora per LA con una serie best of 7 contro Chicago che inizierà in Illinois sabato. Anche se non ancora comunicato dai Dodgers, in gara 1 dovrebbe essere Maeda a scontrarsi con Lester.

 

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