Dopo 22 incontri i Padres sono a 7-15, ultimi puliti nella West Division della NL. Risultato prevedibile, essendo stati in questo mercato il principale supermarket della MLB.

Dopo che nel 2015 avevano aumentato il payroll da 90 a 108 mln, acquisendo diversi assi per tentare di giungere alla postseason ma, nonostante i favori del pronostico, avevano fallito miseramente, rimanendo lontani dai Dodgers, in questa off-season hanno deciso di ridurre un po’ il monte ingaggi (attualmente a 99mln, ma sono settimane che si parla di una trade in uscita per James Shields, titolare in questa stagione di un contratto da 21mln), rinviando di qualche stagione la risalita.

Alcuni dei suoi giovani talenti poi sono in lista infortunati, anche se nessuno long-term: lo shortstop Amarista, il terza base Solarte, il seconda base Spangenberg ed i lanciatori Ross ed Erlin. Abbastanza per giustificare la partenza stentata, comunque solo poco al di sotto delle aspettative.

La striscia di 5 sconfitte di fila, ancora in corso, porta una sola nota positiva: Will Myers è giunto a 12 incontri di fila con almeno una valida, la seconda striscia attiva nella MLB (Hosmer è a 16).

Il brutto 2015 è costato il posto a Bud Black, sostituito da Andy Green, che ha firmato un contratto annuale (ex coach di terza base dei D’Backs), e s’è puntato ancora una volta su Matt Kemp, sperando che ritorni ai fasti di Los Angeles, ed in parte sta accadendo, dato che ha già battuto 6 HR in 21 gare disputate.

In caduta libera sono invece le prestazioni di Andrew Cashner, partente sul quale la proprietà puntava per farne l’asso della rotazione solo qualche anno fa, ed ora con una ERA vicina al 5.00 (ma anche lo scorso anno non ha certamente brillato con un 4.34 finale). Bene sta andando il nuovo arrivo Pomeranz, così come nel bullpen Rodney, Buchter e Hand. Male invece i vari Villanueva, Maurer, Quackenbush e Perdomo, anche se è ovviamente presto per giudicarli.

Le prospettive per questa stagione sono come detto di lottare per evitare di arrivare ultimi, sperando di sopravanzare i Rockies, mentre a medio termine la situazione è tutt’altro che drammatica: solo Kemp e Shields hanno contratti onerosi che superano il 2017, quindi la flessibilità sul mercato sarà ottima nel prossimo futuro. Il reparto giovani è ben nutrito, sia in battuta sia sul monte di lancio.

Un lineup con Derek Norris come catcher, Myers in prima, Spangenberg in seconda, Amarista shortstop e Solarte in terza base, Upton, Jay e Kemp sugli esterni è di tutto rispetto. Ed anche la rotazione con Shields, Ross, Cashner, Pomeranz ed Erlin non è assolutamente da disprezzare.

Se poi Shields dovesse venire ceduto in cambio di alcuni prospetti, aumenterebbe sia la flessibilità economica, sia la profondità del farm system, che ora è valutato nella seconda metà della classifica dagli analisti americani (ventesimo circa), anche se i pezzi migliori sono già parte del roster dei 25.

Le prestazioni, ed il record, stagionali dei Padres sono pertanto destinate a migliorare una volta che i diversi titolari usciranno dalla lista infortunati, che il nuovo skipper avrà aumentato il suo affiatamento con il gruppo e che alcuni dei pezzi forti del club avranno superato la slow start (Cashner dovrebbe quantomeno ridurre di un punto la sua ERA, Quackenbush, perno del bullpen nelle ultime due stagioni, dovrebbe riprendere il suo solido apporto, Derek Norris dovrebbe aumentare notevolmente sia il numero di HR sia la media battuta attuale).

Non aspettatevi però che lottino per i playoff. Anche se questo momento può non essere lontano.

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