Con la scorsa stagione questa division è tornata a vedere una propria franchigia alle World Series dopo 5 anni di assenza grazie ai New York Mets, che hanno strappato la division ai Nationals a dispetto dei pronostici, smentiti sì in positivo dai ragazzi di Collins, ma anche in negativo da Harper e compagni.

Per il resto il livello è stato davvero basso; 3 delle peggiori 7 squadre 2015 delle majors appartengono alla NL East, con Philadelphia ultima con 63 vittorie e Atlanta terzultima con 67.

Per il 2016 la division sembra ancora essere spaccata in 2 con i Phillies e i Braves in rebuilding  che guarderanno da molto lontano la lotta fra Washington e New York, mentre i Marlins per ora sembrano essere nel limbo e difficilmente riusciranno a staccare un biglietto per la postseason.

ATLANTA BRAVES

March 14, 2012; Lake Buena Vista, FL, USA; Atlanta Braves starting pitcher Julio Teheran (27) pitches in the third inning of the game against the Washington Nationals at Champion Stadium. Mandatory Credit: Daniel Shirey-USA TODAY Sports

  • Movimenti di mercato

Cominciamo dalla fine, perchè quella del 2016 sarà la ventesima ed ultima stagione che i Braves giocheranno al Turner Field. Lo stadio costruito in occasione delle olimpiadi del ’96 verrà sostituito dal SunTrust park che avrà una capienza inferiore di circa 8.000 posti.

L’imminente trasferimento ad un nuovo ballpark e un roster non esattamente esaltante hanno alimentato le già forte intenzioni di muoversi sul mercato in ottica futura. Un chiaro esempio è la cessione di Shelby Miller ad Arizona che ha portato in Georgia 2 ottimi prospetti come Aaron Blair (SP) e Dansby Swanson (SS) e soprattutto un esterno giovane e già pronto per le Majors come Inciarte  che dovrebbe infatti essere il leadoff di Fredi Gonzalez.

Altra trade da annotare quella che ha spedito Simmons agli Angels assieme al catcher di singolo A Briceno, in cambio dello shortstop dominicano Aybar e due prospect pitchers. Ceduto inoltre l’esterno Maybin ai Tigers in cambio dei rilievi Krol e Speier ( rigirato poi ai Dbacks nella trade sopra citata).

  • Starting rotation

Anche per la stagione 2016 Julio Teheran ricoprirà il ruolo di ace in una rotazione che è stata fra le peggiori la scorsa stagione ma che promette di migliorare grazie all’età media davvero bassa con Bud Norris unico pitcher oltre i 28 anni. Le statistiche di Teheran sono peggiorate nel 2015 rispetto alle 2 annate precedenti con un ERA che ha sforato i 4 punti e ben 73 BB a confronto con le 96 complessive fra 2013 e 2014.

il secondo e il terzo spot saranno occupati con tutta probabilità da Matt Wisler, al sophomore year in MLB e con un’ottima varietà di lanci, e Bud Norris, reduce da un’annata disastrosa fra Orioles e Padres (3-11 il record, 6.72 ERA).

Per gli ultimi due posti i due favoriti sono Williams Perez e Manny Banuelos che hanno entrambi assaggiato le majors la scorsa stagione. Perez fa ampio uso della sua discreta sinker, mentre Banuelos ha dimostrato di avere una fastball sotto la media. Ci si aspetta invece un ruolo marginale per i nuovi arrivi Blair e Chachin.

  • Bullpen

Anche qui il 2015 non è stato certamente un anno da ricordare ma si intravede una strategia di ricostruzione in corso con il solido 25enne Vizcaino in grande crescità lo scorso anno e con l’innesto delle giovani braccia di Krol, Jose Ramirez e Alex Torres. Tutta erba che avrà la possibilità di crescere imparando dall’esperienza del closer Jason Grilli e di Jim Johnson, tornato a novembre al Turner Field dopo la parentesi ai Dodgers. Sarà fuori per tutta la stagione invece McKirahan che dovrà sottoporsi alla Tommy John surgery.

  • Lineup

Pochi cambiamenti per una formazione che nel 2015 è mancata in potenza (ultima negli HR con un povero 100), ma che per il resto si è dimostrata nella media.

Dietro al piatto ci sarà Pyerzinski, dopo il rinnovo per il 2016 a 3 milioni, mentre il backup catcher sarà il nuovo arrivato Flowers che potrebbe vedere molto il campo vista l’età avanzata del suo collega.

Il cuore del lineup vedrà Markakis precedere Freeman per il secondo anno consecutivo. Il quinto spot invece, terra di molti nel 2015, sarà occupato dal cubano Hector Olivera che ha all’attivo solo 79 AB in MLB e dovrà far fronte alle difficoltà di giocare nel nuovo ruolo di LF. Mantengono il posto in seconda e terza base rispettivamente Pederson e Garcia, mentre in mezzo a loro nel diamante e nel secondo spot del lineup ci sarà, al posto di Simmons, Erick Aybar.

Come già detto il leadoff sarà Inciarte a cui si chiede, assieme ad Aybar, un elevata OBP per permettere a Freeman e Markakis di portare a casa più punti possibile, anche se l’esterno destro ha avuto un clamoroso crollo nel numero di fuoricampo la scorsa estate.

Nota positiva il ritorno di Kelly Johnson, sempre pronto a coprire qualsiasi ruolo all’occorrenza.

  • Pronostico

I Braves punteranno ad essere competitivi nella loro prima stagione nel nuovo stadio, forse avranno bisogno di almeno una stagione in più. Guardando al presente però si ha la sensazione di essere ancora in alto mare, tuttavia un lieve miglioramento nel record si potrebbe intravedere se le giovani leve rendono come si spera.

71-91 e quarto posto nella NL East.

MIAMI MARLINS

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  • Movimenti di mercato

A Miami è arrivato in inverno Don Mattingly, che si spera porti una mentalità vincente  riporandoi i pesci ai playoff, dove mancano dal 2003. L’ex giocatore degli Yankees dovrà lavorare con un payroll molto contenuto rispetto a quello che aveva con i Dodgers naturalmente. Il contratto da 4 stagioni comunque lascia sperare in un cambio di marcia, magari non immediato, ma di questi tempi basta poco per esaltarsi di baseball in south Florida.

Per il resto dopo la sesta stagione consecutiva sotto il 50% i Marlins non si sono mossi particolarmente in questa offseason. Nonostante i numerosi rumors attorno a Jose Fernandez, il cubano rimarrà in Florida almeno per quest’anno. Il giovane ace sarà affiancato dal nuovo acquisto Wei-Yin Chen, pescato dalla free agency con un amo da 80 milioni in 5 anni, di cui solo i primi 2 garantiti però. Chen ha messo su ottimi numeri in tutte le sue 4 stagioni a Baltimora ma nell’ultima ha ottenuto la sua miglior media ERA con 3.34.

Altri acquisti dalla free agency il corner infielder Chris Johnson e il rilievo tedesco Edwin Jackson.

  • Starting rotation

Dietro a Fernandez e Chen si posizionano, non necessariamente in quest’ordine, Cosart, Koehler e Conley.

Jarred Cosart,  specializzatosi da 3 anni a questa parte nel cutter (75% del totale dei lanci nel 2015), con cui ottiene buoni risultati, ha ancora molti problemi col cambio di velocità. Avendo totalmente abbandonato la fastball il 25enne ha quindi poca varietà di lanci, il che potrebbe essere un problema occupando uno spot fisso in una rotazione MLB.

Tom Koehler retrocede ad un grado della rotazione a lui più consono dopo un 2015 passato come ace a causa dell’operazione di Fernandez. Il nativo del Bronx ha messo su numeri da partente medio affidandosi alla sua palla veloce da 96 mph di picco. Quest’anno con meno pressione addosso e con 30 anni compiuti potrebbe migliorare il suo 4.08 di ERA.

Adam Conley lo scorso anno si è guadagnato 11 partenze collezionando 4 vittorie e una sola sconfitta. Conley ha tuttavia mostrato una resistenza inferiore rispetto alle aspettative con una velocità media sia per la fastball che per lo slider. Con la stessa età di Cosart costituisce una grande speranza per il pitching staff dei Marlins.

Rimangono alla porta Phelps e Nicolino in caso di infortuni, non rari negli ultimi anni al Marlins Park.

  • Bullpen

Il livello del bullpen regredisce leggermente sulla carta con le perdite di Cishek e Dyson. Il closer sarà A.J. Ramos reduce da una stagione non buona con 32 SV su 38 opportunità. Le prime scelte di Mattingly saranno certamente il mancino MIke Dunn e Bryan Morris.

  • Lineup

Stanton

Mattingly cambia alcune cose nell’ordine dei fattori in battuta sperando che il risultato finale cambi: Ozuna passa dal quinto spot al secondo, di conseguenza Yelich, Stanton e Bour scalano tutti di un posto e Prado finisce sesto. Una grande prova per l’esterno centro dominicano che dovrà essere all’altezza delle aspettative.

Per il resto l’ ordine di battuta rimane uguale con quella macchina ruba basi di nome Dee Gordon a fare da leadoff e con Realmuto ed Echavarria a chiudere il lineup.

Anche in difesa non cambia nulla con un outfield di ottimo livello con il veterano Suzuki pronto ad ogni evenienza. Complessivamente i Marlins si sono classificati secondi per numero totale di errori assieme agli Orioles nel 2015, quindi almeno del fielding non c’è di cui preoccuparsi per Mattingly. Non da sottovalutare infine il tuttofare Dietrich che ha messo a segno 10 HR nel 2015.

Ai Marlins sono tuttavia mancati proprio i fuoricampo. Solamente i sopracitati Braves infatti hanno fatto peggio di loro. Considerando poi che si hanno due tipi di nome Stanton e Bour in squadra che insieme hanno sparato la palla oltre il muro 50 volte, ci si rende conto che il resto della squadra non ha esattamente eccelso in questa statistica.

  • Pronostico

Con i Nationals e i Mets attuali , a Miami anche le più rosee aspettative sono quelle di una wild card, perchè se guardiamo al resto della NL vediamo che ci sono squadre come Cardinals, Dodgers e DiamondBacks che non sono favorite per la loro Division e che sembrano un passo sopra ai pesci. Un obiettivo realistico sarebbe quello di tornare alla soglia del 50% e questi Marlins possono anche farcela.

81-81 e terzo posto nella NL East.

NEW YORK METS

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  • Movimenti di mercato

L’inverno dei campioni della National League ha visto il ritorno di Yoenis Cespedes, eroe della seconda parte di stagione che ha rigenerato completamente l’attacco di Collins. Cespedes riceverà 75 milioni nei prossimi 3 anni e si alternerà con Lagares, giocatore dalle caratteristiche totalmente opposte, al centro dell’outfield.

Perso Daniel Murphy, Alderson ha fatto della sua rotazione merce di scambio per trovare in Walker un 2B all’altezza dell’eroe della scorsa postseason, cedendo Niese ai Pirates.

Anche il Bullpen è stato potenziato con l’arrivo del rilievo mancino Antonio Bastardo; 2.98 ERA in 58 inning lo scorso anno a Pittsburgh.

Asdrubal Cabrera infine è stato preso dalla free agency e dovrebbe essere l’interbase titolare.

  • Starting rotation

Harvey, DeGrom, Syndergaard, Matz. Nell’ordine che preferite o in quello che preferisce Collins, tanto cambia poco. La media punti subiti di questi 4 insieme fa paura: 2.69. Forse a fare ancora più paura però è la loro età media: meno di 25 anni. Altro da aggiungere? Sì. A luglio torna Wheeler, altro diamante della farm system dei Mets, ad occupare l’ultimo posto disponibile. Fino ad allora sarà l’esperto ed eccentrico Colon a completare quella che potrà essere una top 5 rotation per il prossimo decennio.

  • Bullpen

Tradito da Mejia e dalla sua sospensione permanente dalla lega, Collins ha comunque fra le mani un solido bullpen con Familia a fare da closer e con le valide opzioni di Reed, Bastardo e Robles.

Quello che per anni è stato il tallone d’achille dei Newyorkesi l’anno scorso è diventato una componente affidabile della squadra con il 70% delle opportunità di salvezza sfruttate. Va detto comunque che i partenti hanno limitato il lavoro del bullpen a meno di 3 inning in media a partita.

  • Lineup

La produzione di punti è stata per la prima metà di stagione un grosso problema, risolto poi con YO-YO.

Quest’anno l’inconveniente potrebbe ripresentarsi data la non più giovane età del leadoff Granderson (35) e del capitano David Wright (33) dai quali ci si aspetta un calo. Anche Duda che ha avuto un 2015 molto altalenante, non promette garanzie. Si spera invece in una crescita nel box di D’Arnaud e di Conforto, guadagnatosi il posto fisso come LF la scorsa annata. Walker e Cabrera infine, oltre a far coppia nel nuovo diamante interno, daranno anch’essi una mano in attacco.

Nel dugout Flores ha perso il posto da titolare, ma avrà comunque possibilità di scendere in campo dando riposo a Capitan America di tanto in tanto in terza. Nell’outfield ci sarà il nuovo innesto De Aza a dare una mano quando servirà. Nel CF si alterneranno il potente ma vulnerabile difensore Cespedes, e Juan Lagares, che può coprire un raggio più ampio ma con un peso offensivo decisamente inferiore.

  • Pronostico

Ad Harvey e compagni è piaciuto il primo viaggio ai playoff dopo 9 stagioni di digiuno della franchigia e nel 2016 andranno per la caccia grossa. Se poi nel baseball come in altri sport è vero che la difesa fa vincere i titoli… qualche euro sui metropolitans lo si potrebbe mettere. Tutto dipenderà dal rendimento offensivo, unica vera incognita della squadra.

Bisognerà poi vedere anche quanto la squadre della capitale di cui si parla più avanti riuscirà a “rimbalzare” dopo una stagione deludente. Anche nel peggior scenario possibile comunque un posto ai playoff è abbordabile per i Mets.

89-73, secondo posto nella NL East e wild card.

PHILADELPHIA PHILLIES

PHILADELPHIA, PA - AUGUST 01: Starting pitcher Aaron Nola #27 of the Philadelphia Phillies delivers a pitch in the second inning against the Atlanta Braves at Citizens Bank Park on August 1, 2015 in Philadelphia, Pennsylvania. (Photo by Drew Hallowell/Getty Images)

  • Movimenti di mercato

Quando si sfiorano le 100 sconfitte in una stagione è impensabile che nella offseason successiva si spendano grandi somme che magari serviranno solo per ottenere un terzo posto nella division. Per questo i Phillies si sono mossi nell’anonimato, raccattando giovani e possibili sorprese fra cui l’esterno centro 28enne Peter Bourjos che dovrebbe partire titolare nell’outfield del Citizens Bank Park; niente di eccezionale, ma non avendo mai avuto molto spazio fra Cardinals ed Angels i suoi numeri (.200 AVG nel 2015 in 195 AB) vanno presi con le pinze.

Dal rule 5 draft sono stati presi invece il rilievo Stumpf e Tyler Goeddel, il quale dove essere l’esterno destro titolare. Entrambi hanno giocato in doppio A nel 2015.

Unico contratto importante quello da 3.9 mln a David Hernandez, rilievo dalla discreta affidabilità e con una fastball con massimi di 98 mph. Anche se le sue ultime 2 stagioni sono state negative Hernandez sarà comunque un nome che il manager Mackanin chiamerà in causa spesso. Anche perchè la trade con gli Astros ha sì portato allo spring training di Clearwater giovani lanciatori quali Eshelman, Arauz, Appel, Oberholtzer e Velasquez, ma ha portato via il closer Ken Giles. Scelta condivisibile dato che Giles era l’unico ad avere un ottimo mercato nel roster. Una carta pescata dalla FA invece il closer Bailey dagli Yankees che dovrebbe competere con Hernandez e Hinojosa per il posto di Giles.

Buona la trade che porta a Philadelphia Hellickson dai DBacks in cambio del prospetto McWilliams. L’ex Tampa ha una media ERA di 3.94 nelle sue sei stagioni MLB e occuperà un ruolo primario nella rotazione così come Charlie Morton, arrivato dai Pirates con lo stesso tipo di trade.

Esercitato infine l’opt out sul contratto di Cliff Lee, ritenuto ormai in declino e tutt’ora FA.

  • Starting rotation

Come già accennato la rotazione viene rivoluzionata dopo la tragica annata da 5 punti di media subiti a partita ( solo i Rockies hanno fatto peggio) e dovrebbe presentarsi così:

  1. Jeremy Hellickson
  2. Aaron Nola
  3. Charlie Morton
  4. Vincent Velasquez
  5. Jerad Eickhoff

Oltre ai nuovi acquisti ci si aspetta molto da Nola, a 22 anni alla sua seconda stagione in MLB dopo un ottimo rookie year. Lo stesso Eickhoff con l’età dalla sua parte e con un’anno da matricola da 8 partenze e 15 ER promette di dare soddisfazioni a Mackanin. Rimangono fuori per ora  Obelholtzer e Adam Morgan.

  • Bullpen

Molte più preoccupazioni da il bullpen, rimasto senza un nome davvero affidabile e con una battaglia per il ruolo di closer da definire. Il problema è grave visto che l’anno scorso anche con Giles i Phillies delle già misere 51 opportunità di salvezza ne hanno convertite solo 35.

Ciò che manca non sono le opzioni, a dire il vero molto varie con Jeanmar Gomez, Hector Neris e Luis Garcia, in attesa del ritorrno dall’infortunio di Hollands. Ciò che manca è un braccio sicuro nelle situazioni chiave. C’é comunque margine di miglioramento e non va sottovalutato soprattutto perchè i rilievi di Mackanin entreranno spesso in situazioni senza troppa pressione, sotto nel punteggio. Nel 2015 per ben 263 volte i rilievi di Phila sono saliti sul monte con la squadra in svantaggio ( ancora una volta, solo Colorado ha fatto peggio).

  • Lineup

Qui troviamo gli ultimi baluardi dei Phillies campioni del mondo: Howard e Ruiz ( alla sua 18esima stagione nella città dell’amore fraterno), ancorati da dei contratti forse eccessivi per il loro rendimento attuale. Per il resto il lineup è pieno di gente sotto i 30 anni, su tutti il 3B Franco che a 22 anni ha messo su una stagione da .840 di OPS. Da tenere d’occhio anche il CF Herrera che ha flirtato con il .300 di media in battuta con quasi 500 AB; su di lui c’è comunque ancora da lavorare in chiave difensiva ma a 24 anni, ha tutto il tempo.

Il middle infield sarà ancora terreno di Fredy Galvis e Cesar Hernandez, con Andres Blanco nel dugout. Catcher titolare Cameron Rupp; non il massimo sia nel box di battuta che dietro al piatto con 20 CS su 53 tentativi, 29 lanci pazzi e 7 palle mancate nel 2015. Prima riserva ovviamente Ruiz. Cambiano i lati dell’outfield che rimangono comunque vincolanti come la scorsa stagione con Bourjos e Goeddel titolari in attesa del rientro di Asche e con Ruf come altra possibile opzione.

Mackanin spera nel cuore del lineup per migliorare la non eccelsa media di 3.8 punti a partita. In particolare negli upgrade di Franco, Herrera ed Hernandez.

  • Pronostico

Difficile trovare una franchigia più work in progress di questa. Una possibilità potrebbe esere l’opt out su Howard a fine stagione per fare spazio salariale a fronte di un’giocatore simbolo ma ormai in fase calante. Tante incertezze soprattutto in campo esterno e nel bullpen. Si prospetta quindi la quinta stagione consecutiva senza playoff e l’uscita dal tunnel sembra essere ancora lontana.

63-99 e quinto posto nella NL East.

WASHINGTON NATIONALS

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  • Movimenti di mercato

Nella capitale ci sono stati 2 nuovi innesti chiave: Daniel Murphy e Ben Revere. Il primo è stato preso dalla FA con un contratto da 37.5 mln in 3 anni. Il secondo arriva dalla trade con Toronto che ha mandato il RP Storen (autore di alcuni costosi errori nel 2015) in Canada.

Il Bullpen invece è cambiato molto con l’arrivo di Shawn Kelley, Oliver Perez e Petit dalla FA e infine quello di Trevor Gott dagli Angels in cambio di Escobar.

A fronte dei nuovi acquisti sono da notare le perdite dei partenti Zimmermann e Fister, oltre a quelle dell’infielder Desmond e dell’esterno Span.

  • Starting rotation

Le perdite di Zimmermann e Fister lasciano spazio a Roark e Ross nella rotazione. Il giovane Joe Ross ha impressionato nel 2015 con 5 W in 13 partenze e 3.64 di ERA. Meno buoni i risultati del 26enne Roark che potrebbe essere contestato per il quinto spot dal 21enne Giolito che partirà nelle minors ma potrebbe fare il grande salto nel 2016.

Consolidati invece i primi 3 spot: Scherzer, Gonzalez e Strasburg lo scorso anno hanno messo assieme 36 vittorie e insieme formano più che un’adeguata concorrenza ai loro rivali divisionali di New York.

Scherzer viene dalla sua miglior stagione di sempre con 3 shutout e un ERA di 2.79. Gonzalez dovrebbe occupare il secondo spot, ma dovrà lavorare sul controllo che non è mai stato il suo punto forte con più di 85 BB in media a stagione, che recupera comunque con un numero incredibilmente basso di HR subiti. Strasburg è quello con più margini di miglioramento e anche quello con più potenza con una four seam massima che sfiora le 100 mph, anche se la velocità media va in leggero calando negli ultimi anni.

  • Bullpen

Il nuovo manager Dusty Baker ha dato alla luce un pen radicalmente nuovo. Perno del reparto sarà comunque il closer Papelbon, dopo le voci che lo davano spacciato dopo l’azzuffata nel dugout con niente meno che Bryce Harper. L’ex Phillies si occuperà per almeno un altro anno del nono inning al Nationals Park dopo l’arrivo in estate scorsa.

Dietro di lui un nuovo set di rilievi per ribaltare un bilancio negativo del 2015: Shawn Kelley ha avuto un’ottima stagione con i Padres e dovrebbe ricoprire il ruolo di setup man assieme a Gott, al suo secondo anno in MLB. Per i mancini ci si affiderà ad Oliver Perez e Felipe Rivero.

  • Lineup

A prendere il leadoff occupato nel 2015 principalmente da Span ci sarà Revere, reduce da una grande stagione in quello che forse è stato l’attacco migliore della MLB. L’altro nuovo arrivo Murphy occuperà il quinto spot dietro a Zimmermann e Harper; un grande peso per l’mvp delle NLCS, che tendenzialmente è sempre stato un giocatore che batte “per la media” e che solo nell’ultimo anno sembra aver preso gusto con gli Home Run.

Per quanto riguarda la difesa il diamante è ben definito con Zimmermann, Murphy e Rendon a proteggere i 3 cuscini ed Espinosa SS ed ultimo nel lineup. Dietro al piatto ci sarà Wilson Ramos. Arriviamo così al pezzo forte: il campo esterno. Costituito dai primi 3 nell’ordine di battuta, Revere, Werth e Harper. Anche in difesa  questi 3 si fanno rispettare ( .987 di fielding % complessivo nel 2015). Non dimentichiamoci poi di Michael Taylor, valida riserva.

Harper ha avuto un 2015 inumano, che gli è valso giustamente il titolo di mvp; .460 di percentuale in base e un disumano 9.9 di WAR. Il che vuol dire, in parole povere e prendendo le statistiche alla lettera, che 1/8 delle vittorie conseguite dai Nationals sono arrivate grazie ad Harper. Tenendo a mente che le vittorie in qualsiasi sport di squadra non sono attribuibili ad un solo giocatore, Harper, assieme a Scherzer, ha trascinato una squadra in un’annata sotto le aspettative ad un record vincente e potrebbe essere la marcia in più che serve ai Nats nel 2016.

  • Pronostico

Si prospetta una battaglia in alta quota fra Nationals e Mets; anche grazie all’elevato numero numero di partite che giocheranno con Braves e Phillies. Questo potrebbe fornire una solida rete di protezione per la seconda classificata con la possibilità di una wild card. I Nationals comunque sembrano una corazzata con un attacco potenziato e un pitching staff consolidato se non per gli ultimi due spot della rotazione. Crediamo però che la voglia di rivincita dei capitolini prenderà infine il sopravvento e che possano anche spingersi molto avanti ad ottobre.

92-70 e titolo di division.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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