In gara 3 si è passati a Chicago, ma i Mets mettono sul monte il loro miglior partente, DeGrom, mentre i Cubs si affidano a Kyle Hendricks, lanciatore destro specializzato nei groundout (il 52% dei suoi out arrivano da terra, decimo nella NL in questa stagione). Unica novità negli schieramenti è Soler in esterno al posto di Coghlan nei Cubs.

I Mets passano subito in vantaggio nel primo inning, ma grazie a Granderson colto rubando il punteggio è solo 1-0. E nella bassa dell’inning i Cubs pareggiano grazie all’HR di Schwarber che continua i suoi straordinari playoff: con il quinto HR in una sola postseason, batte un record di franchigia, ed è il primo nella storia MLB a farlo con meno di 23 anni.

Vedere DeGrom lanciare 29 palline nel primo inning subendo 3 valide è certamente un evento raro. Murphy, raggiunto a 5HR, decide nel terzo di riallungare con il sesto HR, per il 2-1. Con la quinta partita di fila in postseason con un HR eguaglia il record MLB di Beltran del 2004.

Ma nella bassa del quarto inning è Soler a replicare con un solo HR per il nuovo pareggio Cubs. A quel punto Maddon cambia il partente affidandosi al bullpen per tentare di impedire all’attacco dei Mets un nuovo allungo, ma nel sesto lo small ball dei Mets ha successo: Duda batte il primo bunt di sacrificio in 4 anni, poi rubano la terza base per la quarta volta in questa postseason (l’avevano fatto solo 5 volte in tutta la regular season) e Cespedes segna su un wild pitch che era lo strike 3 e quindi il K che chiudeva l’inning!

DeGrom invece completa 7 inning mentre il suo attacco aumenta il vantaggio nel settimo. Sul 5-2 palla al bullpen dei Mets e Clippard e Familia chiudono la pratica, con la terza salvezza di fila per il rookie destro. Con la serie sul 3-0 poche le speranze dei Cubs, che nella serie con i Cardinals avevano dato per la prima volta nella loro storia la gioia ai propri tifosi di festeggiare un passaggio del turno nei playoff al Wrigley Field (in più di 100 anni!)

In gara 4 i Mets possono già andare alle WS, prima volta dal 2000 (le famose Serie Metropolitane perse con gli Yankees). A sorpresa Terry Collins insiste con Matz come quarto partente, dopo la brutta prova nelle NLDS. Un Colon fresco ci pareva la scelta migliore, specie dopo le incoraggianti uscite come rilievo fatte sin’ora. Hammel sul monte per i Cubs. Unica novità nei lineup David Ross torna dopo gara 1 dietro il piatto dei Cubs.

Granderson parte subito con un leadoff single, 9 su 18 in questa postseason con il conto di 2 strike, davvero notevole. Dopo due veloci out, Hammel concede una base ball a Cespedes e poi un HR da 3 punti a Duda! 

Inizio tragico per i padroni di casa, anche se è l’ottavo incontro di questi playoff in cui i Cubs passano in svantaggio. I Mets non si fermano qui e alla metà del secondo sono già avanti di 6 punti, anche se sono costretti a togliere Cespedes per un affaticamento alla spalla sinistra, al suo posto Lagares.

Matz controlla la partita con buona padronanza per 3 inning, poi nel quarto riempie le basi con zero out, Collins lo lascia sul monte ed ha ragione, dato che Matz riesce a chiudere l’inning subendo un solo punto. 

Il cambio è però rimandato solo di un inning, perché nel quinto, con due uomini sulle basi, entra Bartolo Colon, il quale non delude. Il bullpen dei Mets prosegue senza intoppi, mentre nell’alta dell’ottavo Murphy batte un record MLB con la sesta partita consecutiva in postseason con un HR battuto.

L’incontro finisce 8-3 con il sweep dei Mets che ora hanno qualche giorno di riposo mentre attendono la fine della serie tra Royals e Blue Jays.

La maledizione della capra continua ed i Cubs non vincono le WS dal 1908, più lunga attesa della storia di qualsiasi sport americano, e non le giocano dal 1945, anno dell’inizio della “Billy Goat”.

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