L’MLB è la Lega dei grandi contratti: ci sono moltissimi giocatori che prendono intorno ai 20 milioni di dollari l’anno, con punte di 25 milioni. Analizziamo oggi i 10 contratti più pesanti dei giocatori che nel 2014 prenderanno le cifre più alte anche annualmente.

Il leader in ogni senso è da qualche settimana Miguel Cabrera: ha il contratto che finisce più lontano nel tempo (2025 considerando le opzioni), la cifra in assoluto più alta (352 mln se si contano le opzioni per gli ultimi 2 anni) e la media a stagione più alta (31 mln, considerando solamente il contratto che partirà nel 2016).

In realtà stiamo parlando di due contratti distinti: per quest’anno e per il prossimo percepirà 22 mln all’anno, fine del contratto precedente, per poi passare ai 248mln per 8 anni con opzioni da 30mln per il 2024 ed il 2025, che saranno garantite se nel 2023 arriverà nella top 10 dell’MVP.

Per un giocatore del 1983 ovviamente è un contratto a vita, e per i Tigers un bel rischio, dato che avrà 40 anni nel 2023. Ma è anche il giocatore che da 4 anni è il miglior giocatore dell’MLB (da quando Pujols ha avuto il down year nell’ultima stagione ai Cardinals). Per quest’anno non ci si aspetta nulla di meno che un’altra corsa nei paraggi della Triple Crown.

Dopo di lui c’è un’altra firma fresca di pochi mesi, quella di Robinson Cano, il quale ai Mariners ha siglato un decennale da 240mln, 24mln all’anno, con una clausola che gli permette di impedire ogni suo trasferimento (full no trade clause). Un anno più vecchio di Cabrera, potrebbe anch’egli far rimpiangere tale firma al front office di Seattle, ma quest’anno ci si aspetta che sia il miglior battitore della Division, il miglior seconda base dell’MLB ed un perenne battitore sopra i .300.

Terzo in questa speciale classifica è il già citato Albert Pujols, nel terzo anno di un decennale da 240mln firmato con gli Angels. Del 1980, Pujols sta già facendo rimpiangere tale firma, dato che non ha mai battuto in California come era solito fare a St. Louis. Il suo contratto prevede 23mln per quest’anno, e poi 1mln in più a stagione fino alla scadenza (chiudendo quindi a 30mln) con una full no trade clause pure lui. Quest’anno ci si aspetta che migliori i suoi numeri dello scorso anno. Una linea .300-100 (R)-30(HR)-100(RBI) sarebbe un’ottimo minimo per quel contratto.

Sempre nell’American League West c’è anche mister n. 4: Prince Fielder, che si trova nel terzo anno di un contratto di 9 anni per 214mln totali. Dal 2014 alla scadenza percepirà 24mln a stagione di cui solo una piccola parte verrà pagata dalla sua ex squadra di Detroit (30mln tra il 2016 ed il 2020). Lui è del 1984, quindi il contratto ha molto più senso, considerato che è ancora un grande difensore in prima base ed ha poi il tempo per fare il DH nei Rangers. Ci si aspetta che porti il suo attacco alla vittoria di Division, o almeno che un eventuale secondo posto sia da addebitare al reparto lanciatori.

Anche il quinto paperone è nella medesima Division, Felix Hernandez: lui, del 1986, è nel secondo di 7 anni a 175mln totali, e percepirà 22 mln quest’anno, per poi prendere 24-25-26-26-27 mln nei successivi 5 anni. Anche lui ha un full no trade clause, mentre i Mariners hanno una strana opzione per il 2020 a solo 1mln (!!!) che potranno esercitare solamente se King Felix sarà stato per 130 giorni consecutivi in DL, in un qualsiasi periodo del contratto in essere. Da lui ci si aspetta il solito dominio assoluto, con un’ERA tra i primi 5 della Lega e più di 200 inning lanciati.

Finalmente si passa alla National League per il contratto di Zach Greinke, una delle tante pazzie dei Dodgers: lui è nel secondo anno di un 6 years per 147mln e guadagnerà quest’anno 24mln, poi 23-24-25-24 nei 4 anni finali. Potrà inoltre (se fosse pazzo) uscire dal suo contratto alla fine del 2015. Quest’anno ci si aspetta da lui prestazioni ottime per un n. 3 della rotazione (dietro a Kershaw e Ryu), con una ERA intorno al 3.50, 15 vittorie e oltre 200 inning lanciati.

Altro lanciatore della National League è Cole Hamels, il quale dai Phillies guadagnerà quest’anno 22,5mln (come i prossimi 4 anni), essendo nel secondo anno di un contratto di 6 anni per 144mln totali. Nel 2019 il club ha una opzione da 20mln che sarà garantita (però a 24mln) se l’anno prima non avrà finito la stagione in DL e se avrà lanciato 200 inning nell’ultimo anno o 400 negli ultimi due. Da lui i Phillies si aspettano prestazioni da CY Award o quasi, per tentare di competere per la seconda wild card della National League, anche se sembra molto dura.

Anche Cliff Lee ha lo stesso compito nella stessa squadra, e percepirà 25mln in questo che è il quarto anno di un quinquennale da 120mln. Prenderà 25mln anche nel 2015 e poi l’opzione da 27,5mln per il 2016 sarà garantita alle stesse condizioni del contratto di Hamels. La differenza è che se il club non la eserciterà il buyout è fissato a 12,5mln!! A 36 anni è certamente un bel contratto per un pitcher, anche se la sua durabilità può far pensare che forse i Phillies saranno costretti ad averlo in squadra a quella cifra anche nel 2016.

Per finire con i Phillies, anche Ryan Howard percepirà 25mln nel 2014 (come nei due anni a seguire), essendo a metà strada di un quinquennale da 125mln, in cui il team ha una club option da 23mln per il 2017, che ci si può scordare venga esercitata. Da lui ci si aspetta 30+HR, un average sopra il .250 (contro i mancini ha sempre sofferto molto) ed oltre 100 RBI.

Chiudiamo questa lista di paperoni 2014 con C.C. Sabathia, pitcher degli Yankees: percepirà 23mln quest’anno ed il prossimo, per finire il quinquennale da 122mln con 25mln nel 2016, con una opzione da 25mln per il 2017 che sarà garantita se non finirà il 2016 in DL, non avrà speso in quell’anno più di 45giorni in DL e non avrà fatto più di 6 apparizioni come rilievo (tutte e tre le condizioni riguardano solo un eventuale infortunio alla spalla sinistra).

Dopo un anno orribile, gli Yankees sono alla disperata ricerca del partente dominante di un tempo, che però crediamo sia perso per sempre. Ci aspettiamo un’ERA intorno al 4.00 con meno di 200 inning lanciati, quindi un’annata fallimentare con quel contratto.

In realtà ci sono altri 5 contratti da menzionare, che non sono entrati in classifica per vari motivi.

Il primo che sarà venuto in mente ai lettori è quello di Clayton Kershaw, un settennale da 215mln. In realtà però nel 2014 percepirà solo 4mln, per poi balzare a 30mln nel 2015, quindi in questa stagione non è un paperone.

Stesso discorso per Mike Trout, che ha firmato un settennale da 145,5mln, ma nel 2014 percepirà solo 1mln.

Discorso simile anche se le cifre sono nettamente più alte per due veterani delle majors: Josh Hamilton è nel secondo anno di un quinquennale da 125mln, ma quest’anno percepirà solo 15mln, per poi passare a 23 nel 2015 ed a 30mln nel 2016 e nel 2017, il tutto condito con una full no trade clause. Anche lui è stata una delusione nel 2013 e gli Angels necessitano del suo apporto per provare a non finire terzi e fuori dai playoff anche in questa stagione.

Anche Justin Verlander, coetaneo di Miguel Cabrera, è nel secondo anno di un settennale a 180mln, ma in questa stagione percepirà “solo” 20mln, passando poi a 28 per i prossimi 5 anni, più una opzione per il 2020 a 22mln, garantita se nel 2019 sarà giunto nei primi 5 nelle votazioni per il CY.

Infine è giusto segnalare Alex Rodriguez, che è nel settimo anno di un decennale da 275mln, quindi sarebbe potuto essere in seconda posizione assoluta, grazie anche ai 25mln dovuti per il 2014, ma la squalifica per doping esonera gli Yankees dal pagare questa cifra, e nelle ultime 3 stagioni scenderà a 21-20-20 mln per anno. Considerando che ha già 39 anni, soldi che riceverà “alla carriera”.

 

 

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