In un recente articolo Jeff Sullivan di Fangraphs ha analizzato le sei divisions alla vigilia della stagione 2014, affermando che la NL East sarà la più scarsa del lotto. Onestamente, e senza dover scomodare WAR o altre statistiche più o meno complesse, la conclusione non sorprende: una semplice occhiata ai rosters delle cinque squadre conferma in pieno il giudizio di Sullivan.

La sensazione è che la classifica sarà divisa in due, con Atlanta e – soprattutto – Washington a giocarsi le prime due posizioni e l’accesso alla post season: dietro bagarre per le posizioni di rincalzo per Phillies, che continuano a vivacchiare attorno a quota .500 senza iniziare mai a ricostruire, Mets, privi di Matt Harvey e già proiettati al 2015, e i Marlins, pronti a confermarsi come peggior team della National League sia in termini di record sia di payroll.

Sulla carta i Nationals sembrano, come dodici mesi fa, la squadra da battere: tantissime le aspettative su Bryce Harper, che non ha ancora ampiamente giustificato l’hype che ha accompagnato il suo arrivo in MLB. La rotazione è senza dubbio la migliore del gruppo dopo l’aggiunta di Doug Fister che ha rimpiazzato Dan Haren.
Sta perdendo i pezzi, invece, la rotation di Atlanta, che negli ultimi giorni ha perso – causa infortuni – Kris Medlen e Brandon Beachy: la firma in extremis di Ervin Santana ha migliorato la situazione, ma la coperta rimane corta.

Questa la situazione in dettaglio.

Atlanta Braves

Doveva essere un inverno tranquillo in Georgia, e in effetti fino ai primi giorni di febbraio i movimenti in entrata e uscita sono stati ben pochi: gli addii di Brian McCann e Tim Hudson, entrambi FA, sono stati dolorosi ma tutto sommato preventivati. Non ci sono più Paul Maholm e Eric O’Flaherty ma la loro perdita è sostanzialmente indolore; discorso analogo per Sean Gilmartin, finito a Minneapolis in cambio di Ryan Doumit.

In entrata da segnalare le firme di Gavin Floyd, reduce dalla TJS e pronto, secondo le previsioni, a debuttare a fine maggio, e Luis Vasquez, rilievo ex-Dodgers, che lotterà per un posto nel bullpen.

la-sp-dn-freeman-puig-all-stars-20130711-001Da febbraio, però, come detto la musica è cambiata e sono arrivare in rapida successione le estensioni di Freddie Freeman (125/8), Julio Teheran (32.4/6), Craig Kimbrel (59/5) e Andrelton Simmons (58/7); lo Spring Training, purtroppo, ha fatto registrare i forfait di Kris Medlen e Brandon Beachy, entrambi a rischio TJS (seconda in carriera per entrambi) e di fatto out per tutta la stagione. La reazione della dirigenza è stata immediata ed è stato firmato Ervin Santana, sorprendentemente ancora a spasso dopo un ottimo 2013.

La rotazione è indubbiamente il reparto che presenta più incognite dopo le notizie degli ultimi giorni: Mike Minor e il nuovo arrivato Santana dovrebbero saltare le prime 2/3 partenze, e il mese di aprile si prospetta difficile per i Braves che saranno costretti ad affidarsi a Freddy Garcia e David Hale, due che avrebbero dovuto lottare per un posto come settimo/ottavo partente. Toccherà a Julio Teheran, positivo nella scorsa stagione, guidare il reparto nelle prime settimane; accanto a lui Alex Wood, inizialmente dirottato verso il bullpen.

Il lineup sarà sostanzialmente invariato rispetto a dodici mesi fa, con Evan Gattis che sostituirà McCann dietro al piatto; confermato il resto dell’infield e il terzetto degli esterni. BJ Upton, disastroso nel 2013, è chiamato ovviamente al riscatto ma il suo posto non è in discussione, soprattutto per mancanza di alternative; discorso diverso per Dan Uggla, che ha comunque ancora la fiducia del manager e sarà, nonostante tutto, il 2B titolare almeno all’inizio. Tommy LaStella, però, scalpita alle sue spalle.

Non ancora completamente definita la situazione dei rilievi, oltre ai soliti Kimbrel, Venters, Walden, Avilan e Carpenter: nessuno dei candidati all’ultimo posto disponibile sta disputando un buon ST, ma la lotta dovrebbe essere ridotta a Gearrin, Varvaro e Buchter, con gli ultimi due in vantaggio.

Probabile lineup:

Heyward
J. Upton
Freeman
Gattis
Johnson
BJ Upton
Uggla
Simmons

Rotazione:

Minor
Teheran
Santana
Wood
Garcia/Hale/Floyd

Pronostico: secondo posto in classifica con 88 vittorie.

Miami Marlins

Con un payroll che per il 2014 dovrebbe superare di poco i 40 milioni di dollari è difficile pensare che Miami possa essere competitiva sul mercato dei FA, eppure Jarrod Saltalamacchia, uno dei migliori C a disposizione, è finito proprio in Florida con un contratto triennale da 21 milioni garantiti che stona decisamente con gli standard (2012 escluso) di Jeffrey Loria.

Più “normali” le firme di Garrett Jones (7.75/2), Jeff Baker (3.7/2), Rafael Furcal (3/1) e Carlos Marmol (1.25/1): le ultime due sono vere e proprie scommesse, ma visto il prezzo credo ne valga la pena.

Il parco esterni ha perso Logan Morrison e Justin Ruggiano, finiti a Seattle e Chicago, sponda Cubs, in cambio di Carten Capps e Brain Bogusevic: due scambi sostanzialmente equi, con Capps che potrebbe essere un tassello importante nel bullpen.

Nessun altro movimento degno di nota, se si escludono le partenza di Ryan Webb, Juan Pierre e Chris Coghlan: toccherà, ed è una soluzione praticamente obbligata, ai prospetti rimpolpare un roster che, specialmente nella rotazione, appare piuttosto debole e non in grado di evitare le 90+ sconfitte. Il “fallimento” di Rob Brantly e la conseguente firma di Saltalamacchia rappresenta un’eccezione e non credo che nei prossimi anni la situazione cambierà.

Il parco partenti sarà guidato da una delle due stelle della squadra, quel Jose Fernandez a cui viene chiesto di bissare la stratosferica stagione di debutto: impresa non facile per il lanciatore cubano, RoY della NL e terzo nella votazione del CYA. I suoi compagni di reparto saranno Jacob Turner, Nathan Eovaldi, Henderson Alvarez e Kevin Slowey, con il possibile, ma difficile, inserimento di Andrew Heaney, nono scelta assoluta del draft 2012.

Giancarlo-StantonMolto più omogeneo il lineup, anche per i demeriti di Giancarlo Stanton, l’altra stella, che ha deluso nel 2013 anche a causa di problemi fisici: il parco esterni, che oltre a lui comprende Marcell Ozuna, Christian Yelich e Jake Marisnick, è di tutto rispetto ma l’altissimo potenziale si accompagna al rischio di controprestazioni.

Nell’infield, oltre al citato Saltalamacchia, troveranno posto Jones, Adeiny Hechavarria e Derek Dietrich: nell’hot-corner la sfida per un posto da titolare sarà tra il neo-arrivato Casey McGehee e Ed Lucas.

Nel bullpen, detto di Capps, il ruolo principale sarà ricoperto da Steve Cishek, confermato dopo un buon 2013; AJ Ramos, Dan Jennings, Mike Dunn e Brian Flynn sono i chiari favoriti per i restanti posti.

Probabile lineup:

Yelich
Jones
Stanton
Ozuna
Saltalamacchia
Dietrich
McGehee
Hechavarria

Rotazione:

Fernandez
Turner
Alvarez
Eovaldi
Slowey

Pronostico: quinto posto, 100+ sconfitte.

New York Mets

La perdita di Matt Harvey ha fatto slittare in avanti di un anno la ricostruzione in casa Mets, che dovranno attendere il 2015 per provare a scalare la classifica e testare sul campo l’intelligente opera di rebuilding messa in atto nelle ultime stagioni dopo l’allontanamento del GM Omar Minaya. Pochi ma sostanziali i movimenti in entrate, mentre sul fronte uscite c’è poco o nulla da segnalare.

Curtis Granderson (60/4) e Bartolo Colon (20/2) sono i due grossi colpi, ma entrambe le firme mi convincono poco: i quattro anni dati all’esterno ex-Yankees, ad esempio, sono decisamente troppi anche se è innegabile che l’outfield aveva estremo bisogno di essere migliorato. Mi chiedo, alla luce ad esempio della firma di Nelson Cruz, se le aggiunte di Granderson e Chris Young (7.25/1) siano la soluzione migliore al problema.

Anche l’aggiunta di Colon ha un senso, ma anche in questo caso forse un contratto annuale sarebbe stato preferibile: da verificare le condizioni fisiche del 40enne proveniente da Oakland, che dovrebbe in ogni caso giovare dal cambiamento di lega; da segnalare le partenze di Shaun Marcum e Johan Santana.

Numerosi gli interventi nel bullpen, reparto che ha faticato nel 2013: Jose Valverde e Kyle Farnsworth rimpiazzano LaTroy Hawkins e Frank Francisco. Per un posto in rotazione lotterà John Lannan, firmato con un minor league deal.

david-wrightIl lineup ruoterà attorno a David Wright, l’uomo franchigia, autore di un buono ma non eccezionale 2013: confermati Daniel Murphy, Ike Davis e Ruben Tejeda, c’è molta attesa per il giovane catcher Travis d’Arnaud dopo l’esordio in sordina dello scorso campionato. Completamente rinnovato o quasi il trio degli esterni, con il solo Juan Lagares confermato insieme ai nuovi Granderson e Young. Lucas Duda, giustamente direi, indirizzato verso il ruolo di quarto OF.

La rotazione rimane di discreto livello, soprattutto se Zack Wheeler riuscirà a tenere sotto controllo le BB; Dillon Gee e Jonathon Niese sono un’ottima coppia come n. 3/4 e le loro cifre sono state molti simili lo scorso anno. Lannan dovrebbe essere il quinto starter: i suoi principali concorrenti saranno Jeurys Familia, Josh Edgin e, forse, Rafael Montero. Da tenere d’occhio Noah Syndergaard che potrebbe salire per qualche partenza a settembre. Le prospettive per il 2015 sono rosee, quindi.

Il reparto dei rilievi è un grosso punto interrogativo, con molti ruoli ancora da definire. Bobby Parnell sarà il closer, per il resto i nomi in gioco, oltre ai nuovi Valverde e Farnsworth, saranno quelli di Carlos Torres, Scott Rice e Vic Black. Un reparto, insomma, abbastanza deficitario.

Probabile lineup:

Tejada
Murphy
Wright
Granderson
d’Arnaud
Davis
C. Young
Legares

Rotazione:

Wheeler
Colon
Niese
Gee
Lannan

Pronostico: terzo posto attorno a quota .500.

Philadelphia Phillies

La rotazione formata da Halladay-Lee-Hamels-Oswalt che nel 2011 concesse la miseria di 529 runs in stagione non esiste ovviamente più: per fortuna dei tifosi Phillies non esiste più, o almeno sembra, il Ruben Amaro che sperpera denaro in contratti assurdi.

L’ultima off-season, infatti, è stata di gran lunga la più tranquilla degli ultimi anni e dopo la firma, nei primissimi giorni, di Marlon Byrd (16/2) sono stati pochi i movimenti di mercato.

040413_cliff-lee_600La rotazione, che può sempre contare su due fenomeni come Cliff Lee e Cole Hamels, è stata rinforzata dagli innesti di AJ Burnett (16/1) e Roberto Hernandez (4.5/1), due mosse necessarie per un reparto poco profondo. Per il resto da segnalare l’estensione di Carlos Ruiz, 26 milioni per tre anni con opzione per il 2017, e lo scambio con Toronto che ha portato in Pennsylvania il rilievo Brad Lincoln in cambio di Erik Kratz e Rob Rasmussen.

Difficile da classificare la firma del pitcher cubano Miguel Alfredo Gonzalez dello scorso agosto: dovrebbe iniziare la stagione nelle minors, ma il suo status di prospetto è un po’ dubbio. Indolori le partenze di Michael e Delmon Young, mentre Wil Nieves sarà il backup catcher. Una menzione per Roy Halladay, ritiratosi dopo il pessimo 2013: lo attende, forse, Cooperstown.

La rotazione, che almeno per il mese di aprile sarà priva di Hamels, girerà attorno al fenomenale Lee (222/32 K/BB nel 2013) che potrà contare sui nuovi arrivati Burnett e Hernandez per formare un discreto reparto. Confermato Kyle Kendrick come n. 5, nel primo mese dovrebbero trovar spazio anche David Buchanan e Jeff Manship, in attesa di vedere i progressi di Gonzalez.

Leggere il lineup dei Phillies è come tornare indietro nel tempo di 3/4 anni, vista la monotonia dei nomi: l’infield è sempre lo stesso con Ruiz, Howard, Utley e Rollins, Cody Asche in terza come unica novità. Come per gli scorsi anni gli infortuni saranno il pericolo maggiore. Un po’ più vario l’outfield dove troveranno posto oltre al nuovo arrivato Byrd anche Domonic Brown e Ben Revere. I soliti Darin Ruf e John Mayberry e il figliol prodigo Bobby Abreu saranno i primi ricambi.

Tanti i nomi in ballo tra i rilievi: oltre ai vari Papelbon, Adams, Bastardo, Lincoln e Diekman si giocheranno un posto al sole Jeremy Horst, Michael Stutes, Shawn Camp e Joe Savery. La qualità forse non è tantissima ma il reparto nel complesso è solido.

Probabile lineup:

Revere
Rollins
Utley
Howard
Brown
Byrd
Ruiz
Asche

Rotazione:

Lee
Hamels
Burnett
Hernandez
Kendrick

Pronostico: il lineup non mi convince e dico 79 vittorie e quarto posto.

Washington Nationals

Squadra che vince non si cambia, deve aver pensato Mike Rizzo: e anche se le 86 vittorie del 2013 non hanno portato da nessuna parte è indubbio che la forza della squadra, ovviamente al netto di infortuni che non si possono pronosticare, è tale da farne la principale candidata alla vittoria della division.

L’unico movimento di una certa importanza è lo scambio che ha portato nella capitale Doug Fister in cambio di Steve Lombardozzi, Ian Krol e Robbie Ray: da ovunque lo si guardi questo trade non può che essere giudicato eccellente per i Nationals che nell’ex-Tigers trovano un ottimo sostituto, e non solo, per Dan Haren come numero quattro di rotazione. Non riesco a pensare ad un’altra squadra che schiererebbe Fister come quarto partente della propria rotazione.

Oltre ai quattro giocatori già citati, non ci sono più Bernadina, Tracy e Abad, rimpiazzati da Nate McLouth e Jerry Blevins, quest’ultimo ricevuto in cambio del prospetto Billy Burns: come già anticipato si tratta sostanzialmente di mosse marginali. La panchina forse è un po’ corta, nonostante la presenza di Tyler Moore e Danny Espinosa.

Il parco partenti ha un potenziale enorme: Stephen Strasburg, Gio Gonzalez e Jordan Zimmerman possono tutti ambire al ruolo di asso, oltre a riempire le schede dei votanti per il CYA. L’unica incognita, la solita, riguarda gli infortuni: la presenza di Fister e Ross Detwiler come back-end starters da buone garanzie, così come la coppia Taylor Jordan-Tanner Roark, pronta a subentrare in caso di assenze.

Il lineup è discreto ma presenta qualche punto interrogativo, in particolare Denard Span e Adam LaRoche che hanno deluso nel 2013; per il resto c’è ben poco di cui lamentarsi, potendo schierare giocatori del calibro di Bryce Harper, Ryan Zimmerman, Jayson Werth e Anthony Rendon.

Confermatissimi Ian Desmond e Wilson Ramos, quest’ultimo reduce da appena 78 gare lo scorso anno. Probabilmente tutti, con l’esclusione di Span, hanno la possibilità di chiudere con almeno 15 fuoricampo.

Praticamente immutato il bullpen: Rafael Soriano è il closer confermato, con Tyler Clippard e Drew Storen come prime alternative di qualità. Ryan Mattheus, i nuovi arrivati Blevin e Mike Gonzalez, oltre a Craig Stammen, completano il reparto, uno dei migliori della lega.

Probabile lineup:

Span
Zimmerman
Harper
Werth
LaRoche
Desmond
Rendon
Ramos

Rotazione:

Strasburg
Gonzalez
Zimmerman
Fister
Detwiler

Pronostico: vittoria della division con più di 93 vittorie.

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