hi-res-184635120-pitcher-hyun-jin-ryu-of-the-los-angeles-dodgers-reacts_crop_northGara-3 doveva essere come una finale per i Dodgers e così è stata, a partire dall’atmosfera surriscaldata dello stadio.

E dire che c’erano dubbi sulle condizioni fisiche di due importanti pedine come Andre Ethier e Hanley Ramirez che avevano saltato la partita precedente, mettendo in seria difficoltà la squadra di Mattingly per quanto riguarda la capitalizzazione offensiva.

C’erano perplessità pure sul partente, Hyun-Jin Ryu che ancora non ha bene metabolizzato la pressione che tali partite ti mette addosso. Ma come Wacha sabato sera, il coreano mette una prestazione solida ed estremamente decisiva per le sorti dell’incontro, tanto che alla fine ci regala un sorriso dei suoi, con quelle guance da pacioccone.

Solo tre hit concesse, di cui una nelle prime cinque uscite, in 7.0 IP completati dal primo shutout che i Blue Collar hanno collezionato in questa post-season.

La gara si sblocca nel quarto inning, quando Mark Ellis infligge un double ad Adam Wainwright, fino a quel momento praticamente inossidabile. Ramirez viene poi eliminato da una fly ball, ma il seconda base di Los Angeles riesce ad arrivare in terza. Tocca ora ad Adrian Gonzalez che spara un siluro sulla parte destra del campo, imprendibile per Carlos Beltran – veramente abulico ieri sera. E’ un RBI double che vale il vantaggio dei Dodgers.

Le azioni successive sono la fotocopia di quelle precedenti. Ethier viene eliminato con una ground ball, ma il messicano passa in terza. Sul piatto si presenta Yasiel Puig, deludente nella serie, fino a quel momento. Il cubano gira la mazza ancora verso il right field, mandando a segno Gonzalez e “accontentandosi” di un triple. A quel punto, la partita dei Cards rischia di prendere ulteriormente una brutta piega, ma Wainwright ci mette una pezza eliminando Juan Uribe con un K.

L’opera di LA viene completata nell’ottavo inning, da Brian Wilson prima e da Ramirez poi che regala un RBI single che manda a casa Carl Crawford tra le polemiche di St. Louis che chiedeva l’eliminazione dell’esterno ex Red Sox.

Nella parte alta del nono ci pensa il closer Kenley Jansen a chiudere il conto e a mettere in cascina una vittoria che riapre la serie.

Storia diversa in Gara-4, dove i Cards mettono un importante successo che li proietta verso le World Series.

hry4M.AuSt.98Ci pensa Matt Holliday con un 2-runs home run nel terzo inning a spostare gli equilibri. Fino a quel momento, il LF di St. Louis aveva collezionato un pietoso 0 su 22 al piatto durante le tre partite precedenti, ma mandando a casa Matt Carpenter, ha risolto tale tabù.

Ci hanno provato i padroni di casa ad accorciare le distanze con l’RBI single di Yasiel Puig nel quarto inning, che ha fatto segnare Adrian Gonzalez, e con un altro singolo, questa volta di A.J. Ellis che ha spedito a casa Andre Ethier.

Ma la forza dei Cardinals è stata tutta nel tenere botta, prima con Lance Lynn, fino alla sesta ripresa, e poi con il bullpen composto da Seth Maness e, soprattutto, Carlos Martinez. Lynn ha fatto registrare una prestazione non tanto convincente, ma ha saputo metterci una pezza quando la situazione stava sfuggendo di mano.

A dare la botta finale alle speranze dei Dodgers ci ha pensato il PH Shane Robinson nella parte alta del settimo con un solo home run che ha definitivamente tagliato le gambe a Gonzalez e compagni, che hanno provato nuovamente a rimontare, ma con scarsi risultati.

Parte della colpa è stata attribuita a Mattingly, reo di avere fatto partire Ricky Nolasco, senza pensare che l’ex Brewer era fermo da troppo tempo per potersi permettere di giocare una partita del genere. Risultato? 3 hits allowed, 3 ER, 1 BB e appena 4 SO in 4.0 IP.

La meritata sconfitta di gara-4, però, è solo un brutto ricordo. Difatti, neanche 24 ore dopo, le due squadre tornano in campo in una partita che ha il sapore di accesso alla serie finale per i Cardinals e di Win or Die per i Blue Collar.

Mattingly prova ad andare sul sicuro con Zack Greinke, mentre Matheny inserisce Joe Kelly, già autore di una buona prestazione in gara-1.

184169975bIl match regala emozioni già dal secondo inning con Juan Uribe che sblocca la sua sterilità in fase offensiva e punisce gli ospiti con un singolo che fa segnare a Gonzo il punto dell’1-0. Il secondo run non tarda ad arrivare ed è proprio Greinke a regalare a Yasiel Puig la segnatura.

Così come era successo nella prima partita della serie, sempre contro Greinke, i Red Birds danno una fulminea risposta agli avversari. Carlos Beltran non può rimanere bloccato a lungo e lo dimostra con un RBI triple che permette a Carpenter di toccare il piatto. Nell’azione successiva, Holliday ripete le magiche gesta della partita precedente, questa volta con “solo” un RBI double che regala il pareggio ai suoi.

Ma nel botta e risposta, arriva un’altra botta per gli ospiti che si beccano un home run da Gonzalez. Si tratta del primo fuoricampo dei Dodgers in tutta la serie, ma non è finita qui.

Carl Crawford nella parte bassa del quinto ne spara un altro che porta il punteggio sul 4-2. Nel settimo arriva anche quello di A.J. Ellis e nell’ottavo il secondo del prima base messicano. 6-2 LA e partita in ghiaccio, se non fosse per l’ultimo inning al cardiopalma.

Jansen ha il compito di chiudere il match, ma fa ancora sperare i Cards che vanno a segno con Holliday (sul singolo di Matt Adams) e Adams (grazie al single di Pete Kozma). Per fortuna della squadra di casa, Jansen si ripiglia ed elimina Adron Chambers, ponendo fine alla disputa.

Greinke chiude con 6 H, 2 ER, 1 BB e 4 K in 7 inning lanciati – con anche un RBI – che gli valgono la prima vittoria in questa post-season.

Venerdì toccherà a Clayton Kershaw contro non si sa ancora chi. Sarà effettivamente l’ultima partita o si rimanderà il discorso ad una gustosa gara-7?

One thought on “NLCS: Goodbye LA, si torna a STL sul 3-2 Cardinals

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