esco898AL East 

Squadre Componenti: Boston Red Sox, Tampa Bay Rays, Baltimore Orioles, New York Yankees, Toronto Blue Jays

Quando da una stagione all’altra tutto può cambiare. È quello che sta succedendo nella AL East, dove l’anno scorso in testa si trovavano i New York Yankees e in fondo alla Division i Red Sox, mentre quest’anno lo scenario è quasi totalmente opposto.

La squadra di Boston è saldamente in vetta alla classifica mentre i rivali di sempre sembrano arrancare e stanno lottando strenuamente per arrivare alla wild card, in questo momento combattuta anche con Baltimore e Tampa Bay. Vera delusione invece sono i Toronto Blue Jays, fanalino di coda della Division.

Per quanto concerne la squadra di Girardi (che vedrà il ritorno di A-Rod solo a fine settembre), ci sarà bisogno che il bullpen continui a giocare come sta facendo, dando un grande lift alla squadra. Altro aspetto che sarà molto importante è evitare gli infortuni, che hanno condizionato buona parte della stagione (vedi Granderson, Jeter). La corsa è ancora accesa, ma New York avrà bisogno di andare molto forte per arrivare ai Play-Offs e soprattutto rimanerci.

La vera sorpresa della Division sono i Rays, che si stanno confermando sempre piÚ in vetta alla classifica per la wild card, anche se ora non sono in un momento fantastico. I numeri però sono molto buoni e sono sintomo di solidità: terzi per OBP (.331) e quarti per BAA avversario (.242).

Il lavoro di Joe Maddon da questo punto di vista è stato grandioso e per continuare a sognare ci sarà bisogno dei migliori Longoria (ora in un momento decisamente no) e soprattutto David Price. Se quest’ultimo giocherà come sa fare solo lui ci sarà qualche possibilità di giocarsela con eventuali A’s e Rangers, e dare parecchio fastidio a Red Sox e Tigers.

Tra le componenti della Division, meno possibilitĂ  di arrivare alla WC potrebbero averle i Baltimore Orioles. Gli arancio-neri del Maryland hanno uno dei migliori reparti offensivi, dato che sono classificati al quarto posto per earned runs (ben 661) e sono guidati da una line-up davvero di livello.

Se arrivassero ai POs potrebbero disporre di parecchie bocche da fuoco per contrastare i proprio avversari, gioielli del calibro del giovanissimo Manny Machado (.292 BAA e 82 Rs), Nick Markakis (.270 BAA e 77 Rs), il DH Danny Valencia (.296 BAA), un ottimo Adam Jones (.293 BAA, 30 HRs conditi da 100 RBIs e 92 Rs) e soprattutto colui che sta trascinando battuta dopo battuta la squadra: Chris Davies che porta alla causa .298 BAA, 48 HRs accompagnati da 123 RBIs e 96 Rs.

Il lavoro del manager Showalter avrà bisogno di un miglioramento per quanto riguarda i lanci se vorranno lottare alla pari con le contendenti alla wild card prima e con le partecipanti ai Play-Offs eventualmente: il 25° posto nella classifica ERA (4.26) non fa stare tranquilli i tifosi di Baltimore, che hanno comunque possibilità di farcela.

Passiamo ora alla testa della classifica, i Boston Red Sox, che dopo la stagione passata decisero di cambiare drasticamente il roster e sono ampiamente riusciti a farlo. La vittoria della Division, con annesso accesso ai Play-Offs è molto vicina. Quest’anno i numeri alla battuta sono a dir poco straordinari, a dimostrazione del lavoro svolto dal manager Farrell: secondi per BAA (.277), secondi per OBP (.350), primi per slugging PCT (.443) e soprattutto primi per earned runs (741).

Boston si sta anche imponendo sul piano del record tra i top team, lottando con Atlanta, Detroit, Dodgers, Pittsburgh, St. Louis e Texas. Parecchi sono anche i giocatori che si sono ritagliati una fetta importante di questo lungo cammino, dimostrando nettamente il loro valore: tra questi il veterano Pedroia, un rinato Ellsbury, l’ex Rangers Napoli, Lester, Middlebrooks e soprattutto Shane Victorino.

Quest’ultimo non era molto accreditato ad una stagione simile (servita su un piatto d’argento con .295 BAA, 56 RBIs e 75 Rs), ma è riuscito a smentire tutti. Con questa squadra, quest’andamento, questi numeri e un’po’ di costanza, i Red Sox in questi POs potrebbero dimostrarsi molto insidisiosi da battere, e potrebbero persino arrivare a contendere le World Series, dopo l’ultima vittoria targata 2007.

La lotta in questa Division è serratissima e ci sarà da divertirsi, vedremo alla fine come andranno i Boston Red Sox e chi si aggiudicherà la wild card.

NL East 

Squadre partecipanti: Atlanta Braves, Washington Nationals, Philadelphia Phillies, New York Mets, Miami Marlins

Division non all’altezza delle altre questa. Una sola squadra degna di nota, le altre chi per un motivo, chi per un altro, non sono state in grado di dare vita ad una stagione di rilievo. Poche anche le differenze rispetto all’andazzo dell’anno scorso, a parte un leggero calo dei Nationals.

In ultima posizione troviamo quella che al momento è la seconda peggiore formazione di tutta la MLB, dopo gli Houston Astros, i Miami Marlins. La squadra della Florida ormai ha il solo obiettivo di arrivare alla prossima stagione e cercare di cambiare il corso delle cose.

Discorso leggermente diverso va fatto per i Mets. Dopo una stagione da asso del monte, il leader della squadra, nonchĂŠ tra i migliori pitcher della lega, Matt Harvey rischia addirittura di dover saltare parte della prossima stagione a causa di un laceramento parziale del legamento del gomito di lancio.

Notizia peggiore non poteva esserci per dirigenza e soprattutto tifosi, che ora potrebbero vedersi costretti ad adoperare, quasi come i Marlins, una strategia di rinnovo/tanking. Nonostante tutto Harvey è ottimista in vista del recupero post-operatorio, spera infatti di poter lanciare già all’inizio della prossima stagione al 1° aprile.

Situazione strana, invece, per i Phillies. La franchigia della città dell’amore fraterno non rientra tra le peggiori della lega, ma la corsa alla wild card è compromessa. Il roster, tuttavia, recita nomi d’esperienza e di grande talento, la squadra quindi si trova in una sorta di condizione di anonimato.

Tra l’altro dopo l’operazione alla spalla per Halladay, ci sarà da valutare le sue ultime partenze sul monte, e se sarà quindi necessario o meno rinnovare il suo contratto in scadenza (da considerare anche le condizioni della option per la stagione 2014, infortunio permettendo). Vedremo quest’estate come si muoverà il front office di Philadelphia e, se le cose potrebbero cambiare magari grazie a qualche sorpresa dell’ultimo minuto.

Situazione difficile quella dei Nats. A circa 20 partite dalla conclusione, sono dietro i Reds, ma forse non abbastanza vicini da sfidarli per la wild card. Le speranze della capitale sono di un mese orribile per la squadra dell’Ohio, a favore di quello che si spera essere un mese splendente per loro. Ci sarà bisogno tra gli altri di un grande Bryce Harper per continuare a sperare. Il LF capitalino ha messo su numeri di sicuro impatto in questa stagione: .273 di BAA, 19 HRs, 49 RBIs e 62 Rs. Vedremo se riusciranno con il suo contributo a strappare il Play-Offs spot, ma le probabilità sono contro di loro.

Momento d’oro, invece, quello dei Braves. La rotazione dei pitchers lavora in modo magnifico e i numeri dimostrano semplicemente quanto questo sia importante per il gioco di Atlanta: terzi per BAA avversaria (.241), secondi per quality starts (87) e whip (1.19), e soprattutto primi nella classifica ERA (3.18).

Nomi di assoluto valore nella rotazione stessa sono quelli di Mike Minor e Julio Teheran. Il prodotto di Vanderbilt è il leader di squadra per vittorie e Ks (162), mentre il colombiano è il leader del team per ERA (3.01). Gonzalez ha confermato quanto di buono dimostrato lo scorso anno, quando i suoi ragazzi arrivarono ai POs tramite wild card, a sole 4 partite dai Nationals. Quest’anno le parti si sono abbondantemente invertite. La classifica infatti recita saldamente al primo posto Atlanta, che sarà una bruttissima rogna da incontrare nella post-season per chiunque. Chissà se riusciremo a vederli nelle World Series, la cui vittoria ormai manca dal lontano 1995.

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