Partiamo dalla East Division, dove Atlanta vola letteralmente a 11-1, con tanto di sweep ai favoriti Nationals. Justin Upton è il grande protagonista della squadra, con .348 di BA e 7 HR in 12 incontri, ma un cenno merita pure Evan Gattis, catcher sconosciuto, inserito nel roster per l’ennesimo infortunio di McCann, che invece di fare solo un anonimo compitino, ha fin’ora battuto .324 con 4 HR e 10 RBI in 34 apparizioni al piatto! Sul versante lanciatori, Paul Maholm e Craig Kimbrel sono ancora immacolati, il primo 3-0 ed il secondo 6 salvezze su 6, entrambi con 0.00 di ERA.

I Mets sono secondi a 7-4, con una buona partenza come lo scorso anno: da segnalare c’è il fenomeno Matt Harvey, un predestinato, che è 3-0 con 25 K in 22 IP, e un misero 0.82 di ERA (e 0.55 di WHIP!!!), oltre a John Buck, catcher ricevuto da Toronto nella trade con Dickey, che doveva fare da chioccia per il fenomeno D’Arnaud, invece ha già battuto 6 HR (più di tutti i catcher dei Mets nell’intero 2012).

Terzi i Nationals con 7-5 (ma erano 7-2 prima del passaggio dei Braves, ed avevano iniziato 6-0 in casa). Bryce Harper è partito con .348 di BA, 5 HR e 10 RBI e sembra pronto per una stagione monstre.

Philadelphia è 6-6, con Cliff Lee tornato ai livelli consueti, mentre Roy Halladay è in una crisi nerissima: velocità scesa, poca location, e gli avversari vanno a nozze. Si è vociferato per mesi che fosse infortunato, lui nega, ma i risultati sono lontani. Chase Utley invece ha iniziato bene, con 2HR e 3SB.

In fondo alla classifica c’è, come previsto, Miami con un desolante 2-10: Stanton è partito in sordina e l’unica nota lieta è il rookie Jose Fernandez, lanciatore che in 2 partenze e 13 IP ha fatto 11 K e subito un solo punto.

Atlanta dominerà la National League fino alla fine?

Atlanta dominerà la National League fino alla fine?

Nella Central Division St. Louis è in testa con 7-5, con Shelby Miller che ha esordito con il botto (2 belle vittorie) e Adam Wainwright che ha già fatto un CG. In attacco il nuovo fenomeno è Matt Adams, che (in sono 18 AB) sta battendo .600 con 3HR. Ora il problema è trovargli un posto fisso nel lineup.

Pittsburgh è seconda a 6-6, anche se sta battendo pochissimo (minor numero di valide dal 1903!) e non può certo pensare di andare ai playoff grazie solamente ai lanciatori. Jason Grilli per il momento si è ben disimpegnato nel ruolo di closer, con un 5 su 5 nelle prime 5 vittorie della sua squadra.

Cincinnati è 5-7, avendo perso di misura la serie con i Cardinals, ed ora avendo perso pure Cueto per infortunio. Attacco sempre molto prolifico, con Phillips, Choo e Frazier nei primi 35 battitori della Lega, mentre sul versante lanciatori, Chapman ha ripreso alla grande, con 9 K in 5 IP e nessun punto subito.

Cubs a 4-8 e Brewers a 3-8 chiudono la classifica, con due bullpen disastrosi, e con Marmol e Axford che hanno già perso il posto di closer. Samardzija invece sta emergendo come l’asso che sembrava qualche anno fa, con 27K in 19 IP ed un WHIP sotto l’1.00. La difesa dei Cubs invece è l’ultima della Lega, con ben 10 errori.

Passando infine alla West Division, San Francisco è in testa con 9-4, con Zito che prosegue nella striscia aperta a metà dello scorso anno, e con Romo che ha convertito le prime 6 opportunità salvezza (prima di cedere ai Cubs nella settima). Hunter Pence, con 4HR e 3SB è il battitore chiave in questa fase.

Ad 8-4 ci sono Arizona e Colorado: i D’Backs si confermano forti in tutti i reparti e pronti per giocarsela fino alla fine, anche grazie agli infortuni in casa Dodgers. Colorado invece è come sempre solo attacco, con Fowler, Cargo ed il catcher Rosario nei primi 26 battitori della Lega, anche se ha avuto la fortuna di incontrare San Diego.

I Dodgers sono 7-5, con Kershaw che ha iniziato con il CG SHO, per proseguire con altri 7 scoreless nella seconda uscita prima di prendere punti (e la sconfitta) nella terza partita, contro i D’Backs. Gli infortuni di Hanley Ramirez e di Zack Greinke si faranno sentire, anche se per entrambi sembra che il timetable per il rientro possa essere accelerato.

Infine, i San Diego Padres sono 2-10, nonostante un calendario abbordabile, pertanto facile prevedere una stagione molto negativa per loro.

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