Mettendo da parte i convenevoli, è stata subito battaglia vera quella tra Yankees e Tigers nelle finali dell’American League.

Gara-1:

In uno Yankee Stadium trepidante,  è andata in scena una gara-1 davvero mozzafiato che ha regalato sorprese positive, ma che ha lasciato anche qualche strascico che potrebbe già indirizzare la serie verso un’unica direzione. Ma andiamo per gradi.

New York è reduce da tre partite in tre giorni e sono passate solo 24 ore da quando hanno sconfitto gli Orioles in gara-5 delle ALDS. Non c’è tempo per riposare e così si riparte immediatamente contro dei nuovi avversari, sicuramente più temibili, visto che hanno sconfitto niente di meno che gli Oakland Athletics, vincitori dell’American League West.

I padroni di casa schierano, sul monte di lancio, Andy Pettitte che è alla sua seconda partenza in questa postseason. Mentre, i Tigers, decidono di giocarsi la carta Fister, ventotto anni e anche lui alla seconda presenza nei playoff. Nei primi inning, la gara non è delle più entusiasmanti e solo gli Yankees vanno parecchio vicini a portarsi in vantaggio. E’ nella parte alta del sesto che la partita prende una svolta. Prince Fielder batte una valida che arriva nella zona occupata da Curtis Granderson. Austin Jackson corre a casa-base, mentre Cabrera si sposta in seconda. Il battitore successivo è Delmon Young che imita il suo predecessore e infila una hit che viene raccolta da Nick Swisher nella parte destra del campo. E’ un RBI single che permette a Cabrera di segnare e a Fielder di spostarsi in seconda. L’1-2 subito dalla squadra di casa, spazientisce Joe Girardi che è indeciso se togliere Pettitte dal campo, ma non è ancora il momento. Il lanciatore newyorchese verrà sostituito nella parte alta del settimo da Derek Lowe. Detroit fa lo stesso nella parte bassa del medesimo inning, inserendo Coke al posto di Fister, fin qui impeccabile.

Nella parte alta dell’ottavo, sono ancora i Tigers a firmare la partita, soprattutto con Delmon Young che realizza un homerun che porta i suoi sul 3-0. Il poker non tarda ad arrivare e questa volta porta la firma di Avisail Garcia che batte lungo, permettendo a Peralta di toccare il piatto. Lo sconforto inizia ad aleggiare nei pressi del Bronx e il match sembra essere già in cassaforte per gli uomini di Jim Leyland. A quanto pare, però non è così e nella parte bassa del nono avviene la grande insperata rimonta. Sul monte di lancio dei Tigers c’è Jose Valverde, ma per lui sarà un inning decisamente nero. Con Derek Jeter eliminato, Ichiro Suzuki trova la perla che toglie le castagne dal fuoco. Homerun che vale due punti, visto che Russell Martin era fermo in seconda. 4-2 e il pubblico inizia a crederci. L’eliminazione di Cano serve a raffreddare leggermente gli animi e a tenere tutti con il fiato sospeso. Mark Teixeira ottiene una base per ball e il battitore successivo è un certo Raul Ibanez, già recentemente autore di strabilianti prestazioni, soprattutto negli ultimi scampoli di partita. Anche questa volta è lui il salvatore della patria, firmando l’homerun che sigla il pareggio. Leyland cambia immediatamente Valverde con Dotel che non ci pensa due volte a chiudere l’inning. Si va così ai supplementari, ma nel decimo e nell’undicesimo inning non segna nessuno, perciò si prosegue ancora, fino al dodicesimo. E’ qua che Young firma il secondo RBI della sua partita, portandosi in seconda e permettendo a Cabrera di segnare il secondo punto della sua gara. Come se non bastasse, per gli Yankees arriva la doccia fredda. Derek Jeter, nel tentativo di recuperare la palla scagliata da Peralta, si rompe la caviglia ed è costretto ad uscire, ponendo fine alla sua postseason.

jeterIl colpo di grazia lo rifila Andy Dirks pochi istanti dopo, battendo una valida che regala il 6-4, grazie alla corsa di Don Kelly. E’ la fine delle speranze degli Yankees, che sono costretti ad arrendersi dopo una lunga ed estenuante partita, realizzando che gara-2 sarà già decisiva per il loro destino.

Gara-2:

Con un pensiero rivolto a capitan Derek Jeter, gli Yankees affrontano i Tigers nella classica pomeridiana domenicale, cercando di pareggiare immediatamente la serie. La piacevole giornata autunnale newyorchese non agevola, però, le due squadre che non sembrano intenzionate a recitare il ruolo di protagonista anche per via dei due starter Kuroda e Sanchez che fanno un lavoro straordinario sul monte di lancio. La sfida è avida di emozioni e l’unico sussulto arriva quando Suzuki corre in terza base, sul finire del sesto inning, e per poco non riesce a sbloccare la situazione. Fino a quando non giunge la parte alta del settimo, in cui Kuroda inizia a perdere un po’ di colpi e i Tigers ne approfittano con il solito Young (terzo RBI in due partite) che lancia Quintin Berry verso la casa-base. Gli Yankees non trovano la pronta risposta e Detroit segna ancora nell’ottavo inning, che diventa una vera a propria agonia per i padroni di casa.

Kuroda raggiunge quota 11 strikeout (record personale), ma con 2 out, arriva una decisione arbitrale assai discutibile che cambierà la partita. Infante torna in seconda base decisamente in ritardo rispetto alla palla, ma per l’arbitro è salvo, nonostante le ripetute immagini dicano il contrario. Kuroda chiude la sua partita e lascia il posto a Boone Logan che esordisce concedendo la valida ad Avisail Garcia ed il punto ad Infante. 2-0 Tigers, ma non infanteè finita. Girardi, infuriato per l’azione di prima, scende di nuovo in campo, questa volta per protestare con l’arbitro di seconda base che lo espelle. Logan viene immediatamente sostituito da Joba Chamberlain, ma le cose non cambiano. Miguel Cabrera infila una hit che porta Austin Jackson a siglare il 3-0 con cui si concluderà l’inning. Il resto conta poco e la gara si chiude con lo shutout di Sanchez e la salvezza di Coke che mette fine alla partita con tre strike out.

Ora si vola a Detroit e per gli Yankees si fa veramente dura.

2 thoughts on “ALCS: Tigers con mezzo piede nelle World Series. Yankees e Jeter K.O.

  1. Ciao sono Daniele di regole approfondite del baseball ne so poco anche se l’errore arbitrale è indubbio (ma non facciamo i soliti italiani) dico che non sarebbe cambiato nulla visto che i battitori Yankees latitano ovviemente escludendo Ibanez e Suzuki infatti se anche a loro capita la serata difficile ecco che ci ritroviamo con 0 punti….. è ora che Rodriguez e compagnia bella si svegli che mettano punti e non solo singole e chi lo dice è un Yankees sfegatato….. ancora però non siamo morti anche se gara 3 sarĂ  la piĂą difficile visto chi lancerĂ  per i tigers però se riusciamo a farla nostra…….. non è il tanto il 2-1 ma l’aver vinto contro questo fantastico Lanciatore. FORZA YANKEES 4-3 Ed andiamo alle world Series

  2. diciamo che gli yankees hanno avuto fortuna con Baltimore, ora l’hanno pagata…riuscire a ribaltare la serie sarĂ  dura Ovvio che se ci riescono, sarĂ  una pagina di storia.

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