Zack Greinke è un rischio troppo grande per gli Angels?

Quest’anno, a differenza delle ultime stagioni, la dead-line è stata monopolizzata dai lanciatori partenti. Ed infatti due sono stati gli avvenimenti che hanno condizionato tutto il mercato: la firma di Cole Hamels per altri 6 anni a 144 milioni di dollari (24 di media, secondo contratto di sempre per un lanciatore) e il veto di Ryan Dempster sull’accordo che Cubs e Braves avevano raggiunto.

Ulteriore sorpresa sono stati i Padres, che hanno deciso di prolungare i contratti con Carlos Quentin e Houston Street, togliendoli dal mercato.

Cominciamo dai sicuri vincitori di questa sessione di mercato.

I Chicago White Sox: con il peggior farm system della Lega, sono riusciti ad ottenere per mediocri prospetti Youkilis da Boston, Brett Myers da Houston e Francisco Liriano da Minnesota! Bravissimi. Che siano aggiunte sufficienti per battere Detroit non è certo, ma almeno non hanno compromesso gli anni a venire.

I Cubs: hanno ceduto ai Braves Paul Maholm e Reed Johnson, e ai Rangers Geovany Soto e Ryan Dempster e ricevuto 3 eccellenti prospetti. Hanno invece rifiutato di vendere Matt Garza senza adeguato ritorno (Arizona si era fatta avanti nelle ultime ore).

I Pirates: hanno preso da Toronto Travis Snider per Brad Lincoln, hanno scambiato con gli  Yankees Casey McGehee per Chad Qualls, hanno acquisito Gaby Sanchez dai Marlins ma soprattutto Wandy Rodriguez da Houston, anche se quest’ultima è stata un’operazione dispendiosa.

I Giants: oltre a Marco Scutaro da Colorado, si sono assicurati Hunter Pence dai Phillies.

I Dodgers: hanno impegnato solo due lanciatori medi (Eovaldi preso all’undicesimo giro, McGough al quinto) per assicurarsi Randy Choate e soprattutto Hanley Ramirez dai Marlins. Il salario garantito fino al 2014 è elevato (otre 15 milioni a stagione), ma per un ex Rookie of the Year (2006) e Batting Champion nel 2009, ancora nel fiore degli anni è sembrata una trade fenomenale. Los Angeles non si è fermata qui, avendo acquistato anche Brandon League da Seattle e Shane Victorino dai Phillies, per un altro paio di lanciatori.

Nel mezzo stanno Houston e Miami, che hanno smobilitato con alterni ritorni. Houston ha completato le vendite mandando Chris Johnson ad Arizona e siglando una mega trade da 10 giocatori con Toronto, dove Brandon Lyon, J.A. Happ e David Carpenter sono finiti in Canada mentre Francisco Cordero e Ben Francisco sono approdati a Houston. Nulla di eccitante, anche se crediamo che Toronto sia il winner della trade.

Miami invece, detto del brutto scambio con i Dodgers, ha ricevuto grandi prospetti da Detroit per Anibal Sanchez e Omar Infante. I Tigers si sono privati infatti dei loro migliori prospetti nei ruoli di catcher (Rob Brantly) e starting pitcher (Jacob Turner). Miami ha altresì ceduto ai Cardinals il rilievo Edward Mujica.

Deludenti sono stati i Reds, che hanno semplicemente preso Jonathan Broxton dai Royals, Oakland che ha acquisito il catcher George Kottaras dai Brewers per il pitcher Faustino De Los Santos, e gli Yankees che oltre allo scambio citato hanno ceduto 2 mediocri lanciatori per Ichiro Suzuki, il quale aveva chiesto a Seattle di cambiare aria ed è stato accontentato. Certo gli Yankees necessitavano di un partente, quindi il loro bilancio è negativo.

Come detto nel pezzo sui rumors, Boston aveva un surplus di esterni, ed infatti ha ceduto Brent Lillibridge agli Indians e Scott Podsednik più Matt Albers (un rilievo) ad Arizona per Craig Breslow. I D’Backs hanno anche ceduto altresì Ryan Roberts a Tampa Bay, che così potrà far giocare Evan Longoria DH quando riuscirà ad uscire dalla infortunati.

Un capitolo a parte spetta ai veri perdenti di questo mercato, gli Angels. Essi hanno consegnato infatti 3 dei loro 10 migliori prospetti ai Brewers per Zack Greinke. Una mossa orribile, considerando che Greinke non è più tornato alle velocità di Kansas City con la sua fastball e che è sempre stato un pitcher da small market, ignorato dai grandi club.

Per non parlare di cosa faranno ora con Erwin Santana e Jerome Williams: sembra una situazione simile ad inizio stagione, quando l’improvvisa/improvvida firma di Pujols ha portato poi al rilascio di Bobby Abreu (8 milioni in fumo) ed al part-time di Vernon Wells (21 milioni in part-fumo).

E ricordiamo che se non riusciranno a firmare long term Greinke, a novembre sarà libero e gli Angels non riceveranno nemmeno i compensation picks nel prossimo draft, che erano in vigore fino allo scorso anno e che sono stati tolti dal regolamento della MLB. Qualche analista ha paragonato gli Angels ad un teenager che ha una sola cosa in testa e che si comporta senza pensare alle conseguenze.

Un cenno poi va alle squadre che non hanno fatto alcuna trade (o nessuna di rilievo): Washington ha (a ragione) creduto di poter essere a posto così, gli Orioles hanno evitato di impegnare prospetti di valore per la corsa alla Wild Card, così come Tampa Bay, sostanzialmente ferma. I Royals hanno tenuto tutti i loro talenti, Colorado e Minnesota non sono riusciti a liberarsi di alcuni contratti eccessivi, così come San Diego non è riuscita a piazzare il terza base Chase Headley.

Ma, si sa, negli ultimi anni il mercato è stato scoppiettante anche in Agosto, grazie al meccanismo dei waivers, e pensiamo che anche in questa stagione possa venire utilizzato con profitto.

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