Come sarebbero andate le cose se Derek Jeter fosse stato un Astro, Prince Fielder un Pirate e Pujols un Ray? La domanda chiaramente non può avere risposta, ma la possibilità che tutto questo si verificasse è stata tutt’altro che remota. Come? Grazie al draft. Ovvero il meccanismo che usano gli sport americani per introdurre i giovani talenti, provenienti dal college o addirittura dall’high school, nel mondo professionistico. La modalità è molto semplice ed è studiato per equilibrare il livello delle squadre: chi si è dimostrato più debole nella stagione precedente, ha diritto a scegliere per primo un giocatore tra quelli iscritti. Dunque, se è vero che la storia è fatta dai giocatori, essa è fatta anche dal draft, che determina chi va dove, creando una reciproca influenza tra il giocatore e la squadra che lo sceglie. Dal 4 al 6 giugno tutte le squadre si sono date appuntamento a Secaucus, nel New Jersey, per comunicare ufficialmente le loro decisioni.

Quest’anno il diritto a chiamare per primi è andato agli Houston Astros. L’ultima volta è successo nel 1992, quando gli Astros hanno avuto la non fortunatissima idea di passare Jeter, per prendere Phil Nevin. La scelta di allora ha comunque qualche analogia con quella di oggi. Prima di tutto perchè anche questa volta hanno passato quella che tutti ritenevano potesse essere la prima scelta, ovvero Mark Appel, per prendere, questa volta si, uno shortstop: il diciassettenne Carlos Correa, proveniente dalla Puerto Rico baseball Academy. Correa mostra una grande difesa, fondamentale per ricoprire il ruolo di interbase, accompagnata da buone capacità al piatto e ancor di più di corridore; qualità che, oltre a farlo emergere come un futuro uomo chiave ed ideale nei primi posti del lineup, gli hanno permesso di diventare la più alta scelta nella gloriosa storia del baseball portoricano.

La seconda scelta è stata Byron Buxton, selezionata dai Minnesota Twins. Come Correa, anche Buxton arriva direttamente dall’high school ed avrà quindi necessariamente bisogno di tempo per adattarsi alla realtà e migliorare. Al di là di queste le sue qualità sembrano eccellenti. La maggior parte del suo gioco si fonda sulla grande velocità in suo possesso, utile non solo per rubare e correre tra le basi, ma anche per sfoggiare una buona difesa sugli esterni.

Con la terza scelta i Seattle Mariners hanno preso quello che si riteneva essere il miglior catcher a disposizione nel draft 2012: Mike Zunino. Figlio d’arte, proveniente da Florida, Zunino è in possesso di buona potenza alla battuta. Ma è dietro il piatto che è in grado di poter fare la differenza, guidando la difesa grazie alla sua leadership naturale e alle ottime qualità nel lancio.

Per trovare un lanciatore nell’elenco delle scelte occorre arrivare alla numero quattro, effettuata da Baltimore, che ha optato per Kevin Gausman. Il prospetto classe 91 proveniente da LSU è in possesso di una fastball in grado di raggiungere le 94 miglia orarie, accompagnata da una buona curva ed ora anche da un cambio di velocità, che deve però ancora messo a punto alla perfezione.

Come gli Orioles, anche i Royals si sono buttati su un lanciatore destro. Uscito dall’University of San Francisco, Kyle Zimmer sembra avere un futuro radioso davanti a se. Oltre ad una fastball da 97 mph Zimmer possiede anche curva, slider e changeup di ottima fattura. Una combinazione del genere unita alla sua capacità di lanciare strike, ne dovrebbero fare un top starter in futuro.

Albert Almora è stata invece la scelta numero 6 effettuata dai Chicago Cubs. Center fielder classe 1994, Almora ha disputato diverse partite con la nazionale a stelle e strisce, che ha guidato con una grande leadership. Almora è in possesso di ottima regolarità, sia nella corsa sulle basi, sia alla battuta, dove dovrebbe diventare un battitore da .300 di media, senza però rinunciare alla potenza. In difesa poi ha qualità al di sopra della media.

Con la sesta chiamata San Diego si è orientata su Max Fried, mancino, proveniente direttamente da Harvard-Westlake high school. Prendere un lanciatore mancino fa sempre comodo a tutti, ancor di più se a 18 anni può già vantare fastball, changeup e curva sopra la media.

Come detto in molte ipotizzavano come prima chiamata assoluta Mark Appel, che ha dovuto aspettare fino al turno dei Pirates, accontentandosi dell’ottava scelta. Nel 2009 era già stato scelto al quindicesimo giro dai Tigers, poi ha deciso di andare a stanford, dove è rimasto per ben tre anni. Tempo che gli ha consentito di migliorare sensibilmente e di tornare a sperare un futuro in Major League. Il suo braccio può esplodere con continuità dei missili ben oltre le 90 mph, ma può anche avvalersi di ottime slider e circle changeup. Appel è anche in possesso di una consistente presenza sul monte, l’unico punto debole sembra essere la tendenza che ha ogni tanto ad affidarsi esclusivamente alla fastball, che alla lunga lo porta ad essere leggibile.

Con la nona scelta i Marlins hanno chiamato Andrew Heaney, lanciatore mancino classe 1991, prodotto di Oklahoma State. Considerato un top prospect fin da quando era al liceo, è stato seguito con continuità dagli scout negli ultimi anni passati al college, che gli hanno dato l’opportunità di crescere, fisicamente e caratterialmente. Rimane da vedere se riuscirà a continuare la sua crescita tra i professionisti.

David Dahl è stato il decimo giocatore ad essere selezionato, finendo in Colorado per giocare con i Rockies. Questo esterno mancino di 18 anni, viene spesso paragonato a Johnny Damon. Grande velocità e capacità nel rubare le basi, difesa superlativa e media battuta di prim’ordine; queste le qualità di Dahl, che dovrà sicuramente crescere fisicamente, per aumentare la potenza nel box di battuta.

Per ricapitolare ecco le scelte del primo dei quaranta giri previsti nel draft 2012:

Squadra Nome Ruolo B/T Classe
Astros Carlos Correa SS R/R 1994
Twins Byron Buxton OF R/R 1993
Mariners Mke Zunino C R/R 1991
Orioles Kevin Gausman P L/R 1991
Royals Kyle Zimmer P R/R 1991
Cubs Albert Almora OF R/R 1994
Padres Max Fried P L/L 1994
Pirates Mark Appel P R/R 1991
Marlins Andrew Heaney P L/L 1991
Rockies David Dahl OF L/R 1994
Athletics Addison Russell ss R/R 1994
Mets Gavin Cecchini SS R/R 1993
White Sox Courtney Hawkins OF R/R 1993
Reds Nick Travieso P R/R 1994
Indians Tyler Naquin OF L/R 1991
Nationals Lucas Giolito P R/R 1994
Blue Jays D.J. Davis OF L/L 1993
Dodgers Corey Seager SS L/R 1994
Cardinals Michael Wacha P R/R 1991
Giants Chris Stratton P R/R 1990
Braves Lucas Sims P R/R 1994
Blue Jays Marcus Stroman P R/R 1991
Cardinals James Ramsey OF L/R 1989
Red Sox Deven Marrero SS R/R 1990
Rays Richie Shaffer 3B R/R 1991
Diamondbacks Stryker Trahan C L/R 1994
Brewers Clint Coulter C R/R 1993
Brewers Victor Roache OF R/R 1991
Rangers Lewis Brinson OF R/R 1994
Yankees Ty Hensley P S/R 1993
Red Sox Brian Johnson P L/L 1990

E’ interessante notare come nel solo primo giro siano presenti addirittura 17 giocatori che arrivano dall’high school, segno di come sia bassa l’età media del draft. Bisognerà aspettare qualche anno prima che comincino a fare la differenza in MLB. In più durante questo periodo può succedere di tutto, motivo per il quale il draft va sempre preso con le molle. Non è raro infatti che le previsioni non vengano rispettate.

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