Nonostante il limitato budget a loro disposizione, i Rays potranno ancora essere protagonisti anche la prossima stagione

Stagione da favola per i Rays che quest’anno raggiungono i playoff con un walk-off Home Run al dodicesimo inning dell’ultima partita di regular season.

La squadra con il penultimo payroll ha dimostrato ancora una volta che anni di scelte manageriali accurate hanno portato come risultato il raggiungimento dei playoff per la terza volta negli ultimi quattro anni. Impresa non facile nella divisione più competitiva di tutta la lega.

La off-season si prevede ancora una volta concentrata nel costruire la squadra con ciò che si ha in casa. Le ultime dichiarazioni del proprietario dei Rays non promettono di certo un aumento del budget a disposizione del GM Andrew Friedman.

Nonostante la stagione stellare, il club ha chiuso l’anno con un numero di spettatori molto basso. Peggio dei Rays ha fatto solo Oakland. Deprimente il numero di spettatori medi per partita con circa 18.800 contro i 34.000 di capienza del Tropicana Field.

Le ragioni di tale disastro possono essere molteplici. In primis lo stadio non è nato come uno stadio per il baseball ed è difficilmente raggiungibile, tanto da non invogliare i tifosi a fare ore di traffico per recarcisi.

Altro tasto dolente è l’incidenza della crisi economica, da cui la Florida è stata pesantemente colpita. La media di spettatori per gara è calata di quasi 5000 unità rispetto al 2010. Il tutto peggiorato dal fatto di trovarsi in uno stato dove lo sport principale è il Football.

Il problema è di tale entità da porsi la domanda se i Rays rimarranno ancora per molto a Tampa. Molti pensano che ciò sarebbe possibile se almeno si costruisse un nuovo stadio, cosa che il sindaco di St. Petersburg, Bill Foster, è contrario a fare, come pure è contrario a concedere l’interruzione dell’affitto dello stadio per poter cercare altrove.

Di certo non sarebbe facile trovare un posto dove insediarsi ed avere il giusto pubblico che questa squadra ha dimostrato di meritarsi. Tuttavia l’ipotesi non è da trascurare.

Punto fermo resta però la solidità della squadra. In questa off-season non saranno previsti grossi cambiamenti. Non si dovrà far fronte alla partenza di pezzi fondamentali come Crawford, Pena, Barlett e Garza, vedi l’anno scorso. I punti critici saranno 1B, Catcher e DH, concentrandosi a rafforzare l’attacco, vista la difficoltà a fare punti dimostrata quest’anno.

Vediamo come è la situazione.

First Base : uno dei pochi buchi che andrà coperto. Casey Kotchman sarà free agent e vista la buona stagione avuta cercherà sicuramente un ingaggio più alto di 750mila dollari. Va considerato che Kotcman è nativo di St. Pertersburg: chissà se vorrà rimanere vicino casa.

Second Base : non c’è molto da dire se non che nel caso Zobrist fosse spostato in 1B per coprire il buco, con Rodriguez e Johnson che potrebbero coprire la posizione.

Third Base : Un solo nome : Longoria!

Catcher : far tornare Kelly Shoppach costerà 3.2 milioni che per i Rays non è di certo poco. L’alternativa potrebbe essere cercare uno scambio, ma tutti sappiamo quanto è difficile trovare buoni catcher in mlb.

DH : Johnny Damon ha avuto la sua buona stagione, bisognerà vedere se Tampa vorrà offrirgli ancora i suoi 5 milioni di quest’anno. Ci permettiamo di azzardare su David Ortiz. In effetti sarebbe la giusta mazza di cui i Rays hanno bisogno.

Outfield : tutte le posizioni al momento sono sistemate. Upton, Joyce, Jennings e Ruggiano danno tutta la profondità che occorre a questo team.

Bullpen : Farnsworth probabilmente tornerà attraverso l’esercizio dell’opzione da parte del club, Peralta è elegibile per arbitrio e quindi sarà ancora a disposizione di Maddon. Cruz è free agent, ma dovrebbe tornare.

Starting Rotation : continuerà ad essere la forza di questa squadra. Con almeno sette possibili starter (Shields – Price – Hellickson – Davis – Niemann – Moore – Cobb) ci sarà la possibilità per il club di scambiare qualcuno di questi per poter coprire i buchi e ottenere una mazza per il cuore dell’attacco.

 

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