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NFL – Jacksonville perde Joeckel, Freeman firmato da Minnesota

1381083727000-AP-JAGUARS-RAMS-FOOTBALL-58979564Non è proprio l’annata dei Jaguars: nella stessa partita persa con i Rams, la squadra ha dovuto salutare per tutta la stagione la prima scelta Luke Joeckel, dai tifosi considerato la prima pietra per la rinascita della franchigia.

Durante un’azione di running game, la seconda scelta assoluta dell’ultimo draft si è procurato la frattura della caviglia destra nella sua prima partita professionistica da left tackle. Una perdita che peserà sicuramente ora che Eugene Monroe è stato tradato ai Ravens. La strada per la prima scelta assoluta sembra essere sempre più spianata.

Intanto, durante il turno di riposo, Minnesota ha deciso di prendere dalla free agency il quarterback Josh Freeman, tagliato durante la settimana dai Buccaneers. Il prodotto di Kansas State ha firmato un annuale da tre milioni e sembra aver già superato Christian Ponder per il ruolo di starting quarterback.

Tra le possibili destinazioni c’erano Buffalo, alla ricerca di un titolare per sostituire Manuel durante l’infortunio, e i Raiders, ma alla fine ha optato per Minnesota proprio per la possibilità di giocare titolare cercando di conquistare un po’ di fiducia nella prossima off season. Il GM viola Rick Spielman sembra aver fatto intendere di non credere in Freeman come futuro della franchigia, ma che potrebbe essere capace di salvare questa stagione.

 

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MLB

Athletics e Tigers in parità: 1-1

Dopo due gare delle American League Division Series, Oakland Athletics e Detroit Tigers sono in perfetta parità. All’esordio i Tigers sono riusciti ed espugnare il Coliseum 3-2 soprattutto grazie ad un avvio assolutamente sciagurato degli uomini di Bob Melvin, che già al primo inning fra errori, incertezze e sbavature subiscono i 3 punti che risulteranno

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NFL – Week 5 Results (1/2)

Denver 51 at Dallas 48 Continua l’invincibile cavalcata dei Broncos ieri quasi ingabbiati dalla strepitosa prestazione offensiva dei Cowboys, ma un maledetto lancio di Tony Romo a due minuti dalla fine termina nelle braccia del LB Banny Trevathan regalando così una semplice posizione a Matt Prater per calciare il field goal che decide la partita.

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NBA

Chicago Bulls: Preview

Una delle prime immagini del ritorno in campo di Derrick Rose, qui in azione nella prima di Preseason contro Indiana

Una delle prime immagini del ritorno in campo di Derrick Rose, qui in azione nella prima di Preseason contro Indiana

La stagione 2013-2014 per i Bulls sarà la stagione della rinascita, non perchè la franchigia è reduce da un’annata perdente (tutt’altro…), ma per il ritorno sul parquet del suo capitano, del suo leader carismatico, dello spirito di questa franchigia, ovvero Mr. Derrick Rose.

Tanto si è discusso e parlato del suo possibile impiego nei playoff dello scorso anno; onestamente un Rose a mezzo servizio non avrebbe comunque permesso agli uomini di Thibodeau di impensierire più di tanto Miami al secondo turno e probabilmente il 4-1 subito al massimo si sarebbe tramutato in un 4-2 , ma non di più.

Per un Derrick Rose rientrante e carico più che mai ( “tornerò più forte di prima”), l’estate ha portato anche addii molto discussi come quelli del nostro Marco Bellinelli (destinazione San Antonio Spurs), Nate Robinson (Denver Nuggets) e Rip Hamilton (ora free agent).

Conference: Eastern

Division: Central

Arrivi: Mike Dunleavy (G/A) dai Milwaukee Bucks; Nazr Mohammed (C)

Partenze: Richard Hamilton (G); Malcolm Thomas (A) Marco Belinelli (G) ai San Antonio Spurs; Nate Robinson (PM) ai Denver Nuggets

Draft: Erik Murphy (A); Tony Snell (G)

Probabile quintetto base

PG: Derrick Rose
SG: Jimmy Butler
SF: Luol Deng
PF: Carlos Boozer
C: Joakim Noah

ROSTER

Guard: Daequan Cook, Mike Dunleavy, Kirk Hinrich, Derrick Rose, Marquis Teague

Forward: Carlos Boozer, Jimmy Butler, Luol Deng, Taj Gibson, Erik Murphy, Vladimir Radmanovic, Tony Snell, Mike Dunleavy

Center: Nazr Mohammed, Joakim Noah

Head-Coach: Tom Thibodeau

Facendo un’analisi del roster a disposizione di coach Thibodeau, autore di un vero miracolo la scorsa stagione, notiamo come il parco guardie sia stato allestito per dare un solido backup a Derrick Rose, ovviamente sperando che Hinrich non abbia problemi fisici nel corso della stagione.

Sarà decisivo anche l’apporto di Teague, che sarà chiamato a giocare pochi minuti nella rotazione ma dovranno essere molto solidi e decisivi in termini di plus minus.

Per quanto riguarda la posizione di ala piccola, senza dubbio chi avrà i due spot con minutaggio più ampio saranno Luol Deng e Jimmy Butler in versione 6°uomo di lusso.

Sarà interessante capire chi sarà chiamato ad uscire dalla panchina tra il rookie Tony Snell e il neo acquisto Mike Dunleavy; vedremo se si prospetterà una staffetta tra i due fin da subito visto che tutto il coaching staff è rimasto molto impressionato dal lavoro estivo del prodotto di New Mexico.

La posizione di ala grande è proprietà esclusiva di Taj Gibson e Carlos Boozer, ma dalla panchina sicuramente sapranno emergere Malcolm Thomas (grande atleta e stoppatore) e Erik Murphy (buon tiratore).

Nel ruolo di centro troviamo uno dei maggiori esponenti di questo ruolo nell’NBA di oggi, ovvero Joakim Noah, vero leader e trascinatore lo scorso anno durante l’assenza di Rose. La gara 7 a Brooklyn è stata semplicemente perfetta ed è giunta dopo una stagione incredibile in cui il francese ha sempre dato il 110% sia in termini di lavoro sporco che di punti a referto.

Il vero problema dei Bulls sta proprio nel backup di Noah, ovvero Mohammed che non offrirebbe sufficienti garanzie nel caso in cui, come già successo nelle ultime stagioni, il francese dovesse saltare un numero considerevole di partite causa infortunio.

Le incognite per la stagione di Chicago sono molte:

– Rose sarà il Rose che abbiamo lasciato nell’aprile del 2012?
– Noah riuscirà a reggere per una stagione intera?
– Deng riuscirà a fare il definitivo salto di qualità?

Sicuramente le carte in regola per scalzare da leader di division i rivali degli Indiana Pacers  ci sono e l’entusiasmo che ribollirà nella Madhouse sarà una componente fondamentale.

La corsa nei playoff dovrà necessariamente essere più lunga di quella della scorsa stagione; le rivalità con Brooklyn, Indiana e soprattutto Miami vivranno di nuove sfide; Noah e compagni hanno memorizzato per bene il numero di Lebron James, e l’odio sportivo tra queste due franchigie infiammerà la post season della Easter Conference.

Non resta che riporre tutte le speranze nel guru Tom Thibodeau e nel profeta Derrick Rose.

 

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