49ers, la mente è già al 2013
NBA – Continua la marcia dei Lakers, Gallinari e George trascinatori
Hawks 103 – Pacers 114
E con questa sono 15 le partite vinte consecutivamente da Indiana in casa. Un numero che fa davvero ben sperare ai tifosi della squadra che ora si trova al terzo posto della Eastern Conference.
La partita è abbastanza combattuta e si gioca punto a punto, ad eccezione del terzo quarto “sfuggito” agli ospiti di Atlanta e chiusosi sul +10 per i padroni di casa, che ha visibilmente compromesso la partita, visti gli 11 punti di distacco finali. Nessuna grande sorpresa però nel risultato in una partita dove lo spettacolo viene sempre fornito da chi l’All Star lo ha meritato e continua a farlo.
Paul George infatti è l’asso della serata e ci delizia con 29 punti, accompagnato dai due fedeli compagni Goergoe Hill e David West, con 15 punti a ciascuno. Jeff Teague per gli ospiti si porta a casa 24 punti e 8 assist, più 15 di Horford e 14 di Jenkins.
Lakers 92 – Nets 83
Partita divertente con tanti colpi di scena e cambi di scenario; infatti ogni quarto fa storia per conto suo. Una partita con 2 quarti per ogni squadra e la differenza la fanno i punti rifilati nel secondo periodo dagli uomini di D’Antoni, che erano partiti in balia dei padroni di casa al Barclays Center di New York. Ben 12 pareggi e 18 cambi di vantaggio in tutta la partita, a sottolineare l’andamento molto incerto della gara.
Il primo periodo di gioco si chiude infatti in favore dei newyorkesi con un parziale di 18-24, e i Lakers, privi di Dwight Howard per infortunio, e Metta World Peace per la sospensione riguardante colpi proibiti a Knight, si trovano a dover ribaltare la situazione, e riescono perfettamente nel loro intento. Il secondo quarto è una risposta forte dei gialloviola che rifilano 15 punti a Brooklyn chiudendo il quarto sul 31-16 e arrivando all’Half time a +9.
Al rientro in campo si ricomincia da zero. Infatti il terzo periodo è la copia del primo e termina nuovamente 18-24, ma rimanendo a +3 i losangelini rispondono ancora ai Nets chiudendo 25-19 l’ultimo quarto e portandosi a casa una ottima vittoria che li avvicina sempre più alla zona playoffs.
Per Los Angeles, il top scorer è il solito Kobe, che però non vive certo una serata perfetta, e chiude con 21 punti e un brutto 9/24. Bella prova del giovane Clark con 12 rimbalzi e 14 punti e di Steve Nash con 17 punti e 8 assist. Per Brooklyn invece la costante è la bassa percentuale al tiro con i 5/13 di Deron, i 3/10 di Wallace, i 4/15 di Johnson e un complessivo 6/23 dall’arco. Migliore uomo è Brook Lopez che arriva a 30 punti e 11 rimbalzi.
Suns 96 – Grizzlies 90
Phoenix vede qualche vittoria, ma non è abbastanza viste le ultime 4 cadute su 5 partite, prima di stasera. Ma contro i Grizzlies, reduci dalle trades che hanno portato via parte della squadra, e un andamento molto altalenante con il quarto posto in bilico, trovano una vittoria che fa respirare, anche se i playoffs sembrano ormai troppo lontani.
La partita è sempre sul filo e viene decisa dalla prova di forza dei Suns all’ultimo periodo di gioco, con un ottimo +12 che capovolge la situazione di inizio quarto, partito dal +6 per i padroni di casa.
Al FedExForum di Memphis nonostante la vittoria, i giocatori più attesi degli ospiti continuano a fare fatica come Beasley che scrive a referto solo 6 punti, che per un giovane di talento, come ci aveva mostrato l’anno passato, sono ben pochi. Anche Dragic non è dei migliori con 17 punti ma solo 4 assist, che per uno dei migliori assist man di Lega non sono soddisfacenti. Gortat invece si fa valere e in questa serata segna ben 20 punti.
Dall’altra parte ottimi i 29 punti di Bayless con una fantastica percentuale al tiro con i suoi 11/15 canestri a segno. Ottimi anche 21 punti e 13 rimbalzi per Randolph, che è ormai il leader della squadra dopo la partenza di Gay. Modesta prova per Prince che segna 11 punti con un 5/12 al tiro.
Warriors 109 – Rockets 140
Letteralmente schiacciati i Warriors, che arrivano a Houston con buoni propositi, trovandosi sopra in Regular. Buoni propositi che finiscono sotto la macchina da punti Lin-Harden. Per ben 3 periodi infatti, Houston termina il periodo con più di 35 punti sommergendo la povera prestazione di Curry e compagni.
Il primo periodo finisce col botto, chiudendosi sul 37-38. Poi la partita si normalizza, solo per una delle due squadre però! Infatti i seguenti periodi sono una disfatta con un 25-39 al secondo, 24-27 al terzo e 23-36 all’ultimo periodo.
Bella serata per Jeremy Lin con 28 punti e 9 assist, seguito dal “Barba”, con 18 punti e 7 assist e 4/5 dall’arco. Ottime doppie doppie per Asik con 11 punti e 15 rimbalzi e Patterson con 12 punti e 10 rimbalzi.
Spente le stelle di Oakland al Toyota Center, dove Thompson mette 6 punti e Curry 7 (3/12 al tiro). Buone prestazioni per Jack con 20 punti e Lee con 18.
Bucks 104 – Nuggets 112
Tesa anche la partita in Colorado, dove i padroni di casa del Pepsi Center si svegliano solo all’Half time facendo tirare un sospiro di sollievo ai tifosi. Continua così la striscia positiva che ora è di 7 vittorie per Denver, seconda solo a San Antonio (10 vittorie consecutive).
Prima della pausa i due quarti sono un dominio rosso-verde con un +15 maturato dalla strepitosa gara di Dalembert.
Nella seconda metà il tempo cambia nella capitale del Colorado, e inizia a vedersi la luce oltre le nuvole del temporale, dove con un +8 nel terzo periodo torna la speranza che grida alla vittoria. L’ultimo tempo parte quindi con un -7 dei padroni di casa, che sbaragliano l’armata Milwakee concludendo con un +15 nel quarto, per il +8 finale.
La gara ha un sapore dolce per l’Italia, per il tiro denominato già da tanti “The Shot of the Century” o “semplicemente” il canestro dell’anno, con cui il Gallo a 50 secondi da fine partita si mette in mostra. Un Circus shot che fa lamentare dell’esclusione dell’italiano dall’All Star Game. Altra seratona quindi per Gallinari che è anche il top scorer insieme a Ty Lawson con 22 punti per Denver, insieme ad un buon Faried con 13 punti e 10 rimbalzi.
Spenti i 3 point shots, spenti i Bucks. Il 18,8% dall’arco è infatti pessimo per una squadra come Milwakee con ottimi tiratori come Ilyasova (0/2 da 3), Ellis (0/5), e Jennings (0/3). Unica nota positiva, la strepitosa serata di Dalembert, già citato in precedenza, che con 35 punti, con cui segna il suo career high e 12 rimbalzi, con un ottimo 17/21 al tiro.
Classe ’91, ho iniziato a seguire il basket nel 2004 con Vince Carter sulla copertina di un gioco, e mi sono innamorato di Vincredible e The Answer.
Podcast: Full Monday #82 – Finale di stagione
Podcast: Delta House #51
Fuori Campo 5 contro 5: “All Star Game 2013”
NFL – Draft 2013: primi a scegliere i Kansas City Chiefs, ultimi i Baltimore Ravens.
Conclusosi il Super Bowl XLVII è stato chiaramente definito per quest’anno l’ordine di scelta delle squadre al prossimo Draft (25-27 aprile).
Le regole in base alle quali viene stabilito l’ordine di scelta sono le seguenti:
A) la squadra vincitrice del Super Bowl è l’ultima a scegliere, la sconfitta è invece penultima;
B) le partecipanti alle Conference Championship sceglieranno come 29ma e 30ma, secondo l’ordine inverso rispetto alla percentuale di vittorie nell’ultima stagione;
C) le partecipanti ai Divisional Playoff non qualificate alle Conference Championship sceglieranno dalla posizione 25 a 28, secondo l’ordine inverso rispetto alla percentuale di vittorie nell’ultima stagione;
D) le partecipanti alle Wild-Card non qualificate ai Divisional Playoff sceglieranno dalla posizione 21 a 24, secondo l’ordine inverso rispetto alla percentuale di vittorie nell’ultima stagione;
E) i club non qualificati ai playoff sceglieranno dalla posizione 1 a 20, secondo l’ordine inverso rispetto alla percentuale di vittorie nell’ultima stagione.
In caso di parità nei singoli gruppi si considera la ‘Strength of Schedule’ (abbreviata SOS, ossia per ogni squadra si considera la percentuale di tutte le vittorie su tutte le partite disputate degli avversari affrontati nell’anno trascorso, una sorta di difficoltà della stagione toccata alla singola squadra), sempre facendo scegliere prima chi ha il SOS più basso, ossia partendo dalle ‘peggiori’.
In caso ancora di parità, si considerano ancora i risultati all’interno di Conference e Division (ultima ratio il lancio della monetina).
Al primo round di quest’anno avremo il seguente ordine:
N. Team W-L Pct. SOS
1 Kansas City Chiefs 2-14 .125 .516
2 Jacksonville Jaguars 2-14 .125 .539
3 Oakland Raiders 4-12 .250 .469
4 Philadelphia Eagles 4-12 .250 .508
5 Detroit Lions 4-12 .250 .566
6 Cleveland Browns 5-11 .313 .508
7 Arizona Cardinals 5-11 .313 .559
8 Buffalo Bills 6-10 .375 .480
9 New York Jets 6-10 .375 .512
10 Tennessee Titans 6-10 .375 .512
11 San Diego Chargers 7-9 .438 .457
12 Miami Dolphins 7-9 .438 .500
13 Tampa Bay Buccaneers 7-9 .438 .502
14 Carolina Panthers 7-9 .438 .516
15 New Orleans Saints 7-9 .438 .521
16 St. Louis Rams 7-8-1 .469 .539
17 Pittsburgh Steelers 8-8 .500 .465
18 Dallas Cowboys 8-8 .500 .523
19 New York Giants 9-7 .563 .521
20 Chicago Bears 10-6 .625 .512
21 Cincinnati Bengals 10-6 .625 .438
22 St. Louis Rams* (W.Redskins) 10-6 .625 .494
23 Minnesota Vikings 10-6 .625 .520
24 Indianapolis Colts 11-5 .688 .441
25 Seattle Seahawks 11-5 .688 .504
26 Green Bay Packers 11-5 .688 .508
27 Houston Texans 12-4 .750 .496
28 Denver Broncos 13-3 .813 .457
29 New England Patriots 12-4 .750 .496
30 Atlanta Falcons 13-3 .813 .422
31 San Francisco 49ers 11-4-1 .719 .504
32 Baltimore Ravens 10-6 .625 .496
*I Rams prendono anche la prima scelta dei Redskins a seguito della trattativa per Robert Griffin III.
Da ricordare che le squadre con pari punteggio si alterneranno nell’ordine nei vari round (tanto per intenderci al secondo giro i primi a scegliere saranno i Jacksonville Jaguars e secondi i Kansas City Chiefs, terzi gli Eagles, quarti i Lions, e per quinto toccherebbe ai Raiders che però hanno ceduto l’opzione ai Bengals e così via).
Ingegnere. Appassionato di football americano e tifoso dei New Orleans Saints.